PALMI (2 luglio 2011) – Francesca Agresta, 24enne di Gioia Tauro, e’ stata uccisa in località S.Elia a Palmi, dal padre naturale, un pensionato, Giovanni Ruggiero, di 83 anni, che subito dopo il fatto si e’ costituito ai Carabinieri.
Il brutale delitto è avvenuto intorno alle 9.00 di questa mattina; Francesca è uscita di casa, è salita in macchina, una BMW X3 e si è recata presso il parcheggio del centro commerciale “Il Porto degli Ulivi”.
Lì ha incontrato il padre e insieme sono arrivati fino a Palmi, ciascuno sulla propria auto. Una volta a Palmi, Francesca ha lasciato la sua macchina in via De Francia, vicino le torri, ed è salita sulla macchina del padre, in direzione Sant’Elia.
Qui iniziano a discutere, forse animatamente; Francesca voleva sposarsi ed il padre non aveva alcuna intenzione di darle la parte di denaro che la figlia da tempo gli chiedeva.
In un momento d’ira, l’uomo si è introdotto in un luogo appartato con l’auto, si è fermato, ha estratto un coltello ed ha più volte colpito la figlia.
Francesca ha tentato di difendersi con tutte le sue forze: almeno 6 i colpi rinvenuti dagli inquirenti, di cui 3 sul collo, due sulle braccia e uno sul ventre.
Dopo averla uccisa, ha preso il cadavere e l’ha gettato nel bosco, preoccupandosi di nasconderlo tra la fitta vegetazione.
“Vai a prendere tua figlia a Sant’Elia”, ha detto l’uomo alla madre della ragazza, “L’ho lasciata lì”.
La donna si è recata sul posto con il fratello e la nipote, hanno cercato a lungo Francesca ma non sono riusciti a trovarla. Il cellulare risultava spento.
Nel frattempo Ruggiero, che era rientrato a Gioia Tauro, ha chiamato il figlio chiedendogli di accompagnarlo dai carabinieri e intorno alle 10.30 si è presentato in Caserma a Gioia Tauro. Ai militari ha raccontato di avere ucciso la ragazza a coltellate e di avere gettato il corpo in una pineta.
Immediate le ricerche su tutto il territorio di Sant’Elia ma del corpo di Francesca nessuna traccia. E’ stato il padre ad indicare ai militari il luogo in cui lo aveva abbandonato, recandosi con loro sul posto.
Le indagini sono coordinate dal Sostituto Procuratore di Palmi Luigi Illio ed eseguite dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, guidati dal Capitano Ivan Borracchia.
Per Ruggiero, reo confesso, si sono spalancate le porte del carcere.
Viviana Minasi