Sono partiti da Palmi, chi con mezzo proprio, chi con un pullman carico di interrogativi, alla volta di Catanzaro, per chiedere a gran voce cosa ne sarà del Nuovo Ospedale della Piana Sono state più di un centinaio di persone a muovere il sit-in di protesta organizzato dall’Associazione ProSalus svolto di fronte alla Cittadella Regionale.
“Siamo stati dimenticati” è il grido che ha accomunato cittadini e istituzioni, rappresentate, oltre che dal Sindaco, Avv. Giuseppe Ranuccio, anche da molti membri della giunta comunale, dalla consigliera regionale di opposizione Amalia Bruni, e da una folta rappresentanza di sindaci della Piana. Ranuccio che pochi giorni fa aveva chiesto al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il perché di tanta superficialità nei confronti dell’ospedale della Piana con cui stride l’attenzione manifestata di recente per i progetti della Sibaritide e di Vibo Valentia.
Alla richiesta di Ranuccio dalla Cittadella non si è avuta risposta nei giorni precedenti alla protesta, e neppure durante il sit-it. Un silenzio che sa di beffa a pochi giorni dal quindicesimo “compleanno” dell’Ospedale Che Non C’è: era il lontano 13 dicembre 2007 quando venne stipulato l’accordo Stato-Regione per la costruzione del nosocomio.
“Vogliamo sapere dalla viva voce del Presidente Occhiuto cos’ha intenzione di fare per la sanità della Piana, non solo nuovo ospedale della Piana, ma il potenziamento, promesso anche dalla precedente amministrazione regionale, del “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena, l’unico presidio di cui i cittadini del territorio possono usufruire”, ha esclamato Stefania Marino, presidentessa della ProSalus davanti ai palazzi del potere regionale.
Al termine della manifestazione, rivelatasi comunque un successo per la ProSalus e per le istituzioni presenti, sono riusciti, grazie al “ponte” Amalia Bruni, a contattare il segretario del governatore (al momento fuori regione), tramite il quale è stato stabilito che verrà deciso un incontro con i sindaci della Città degli Ulivi presenti, e con una delegazione di ProSalus.
Stefania Marino, ha espresso tuttavia il suo disappunto davanti a tanta indifferenza: «Si segnala lo sgarbo istituzionale da parte del presidente Occhiuto che non si è nemmeno degnato di rispondere alla richiesta di incontro, formulata alcuni giorni fa, da parte del Sindaco di Palmi. Avrebbe potuto rispondere per vie ufficiali, ma anche non ufficiali. Prendiamo atto della sua non presa di posizione. Attraverso la regia di Amalia Bruni attendiamo di sapere quando ci sarà questo nuovo incontro. La presenza dei sindaci, può essere l’inizio di un percorso condiviso nel rivendicare i diritti della sanità nella Piana», conclude Marino.
All’amarezza della guida di ProSalus, fa eco il Sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, il quale però è determinato ad alimentare le voci di una protesta costruttiva: «Oggi si è svolta un’iniziativa importante. Siamo venuti a Catanzaro con molti sindaci della Piana per ricordare ad Occhiuto che l’Ospedale deve essere al primo posto della sua agenda politica, è folle l’aver dimenticato in buona -o mala- fede, l’iter per la sua realizzazione, e di contro l’aver ricordato con enfasi i progetti di Sibari e Vibo. A prescindere dall’esito dell’incontro con Occhiuto, noi andremo avanti con le nostre iniziative».
Ranuccio che, come detto, non si è trovato solo in questa battaglia. Le istituzioni comunali della Piana, unite, provano ad abbattere il muro del silenzio di quelle regionali. A rappresentarle oggi Ferdinando Scarfò, vicesindaco di San Ferdinando; il sindaco di Giffone Antonio Albanese; il primo cittadino di Melicuccà, Emanuele Antonio Olivieri. Hanno partecipato alla protesta inoltre Antonio Bonamico, sindaco di Seminara; Michele Tripodi, che amministra la città di Polistena; e Marco Giuseppe Caruso, sindaco di Molochio.
La forza di questa rete è sancita anche dal sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino, presidente dell’Associazione “Città degli Ulivi”, comitato dei sindaci della Piana di Gioia Tauro: «Sono qui oggi per far sentire la voce di coloro che amministrano le città della Piana, oggi fortemente in sofferenza. Cerchiamo delle risposte in merito al funzionamento dei nostri ospedali, e soprattutto che ci venga finalmente garantita la realizzazione dell’Ospedale in tempi rapidi. Non ci sembra di fare una richiesta assurda».