È ancora scosso e provato ma si è già rimboccato le maniche Enzo Infantino, volontario ed attivista palmese da sempre impegnato nella difesa dei diritti dei più deboli e nel sostegno a chi è vittima di mafia, a cui nella notte tra giovedì e venerdì è stata incendiata l’auto parcheggiata nel box sotto casa.
Un episodio che lo ha provato ma non lo ha scalfito. «Adesso si riparte subito. Si volta pagina e si continua con lo stesso impegno di sempre», ha detto Infantino raggiunto al telefono dalla nostra testata.
«Giovedì notte stavo dormendo – ha raccontato – quando ad un certo punto ho sentito un forte rumore che mi ha svegliato, qualcosa di simile ad un’esplosione. Ho subito aperto la finestra della mia stanza per verificare se il rumore provenisse dalle vicinanze ed ho visto le fiamme salire proprio dal box auto sotto casa».
Da subito la paura di rimanere imprigionato in casa, poi in un attimo di lucidità l’istinto lo ha portato a correre per le scale ed andare a vedere da vicino cosa stesse accadendo: la sua auto nuova, comprata pochi anni fa, stava bruciando.
«Ho allertato le forse dell’ordine e grazie all’arrivo dei Vigili del Fuoco le fiamme sono state domate – prosegue Enzo Infantino nel suo racconto – L’auto era però distrutta nella parte posteriore, praticamente inutilizzabile».
I Carabinieri della Stazione di Palmi hanno da subito avviato le indagini, partendo dalla visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza che si trovano all’esterno di alcune attività commerciali nei pressi dell’abitazione di Infantino. Purtroppo, però, al momento non hanno dato alcun esito.
«La natura dell’incendio è chiara – aggiunge Infantino – ma mi affido a chi condurrà le indagini per far emergere la verità dei fatti. Il mio impegno politico e sociale non si ferma qui: non sarà di certo un episodio del genere ad intimidirmi».