In merito a quanto accaduto ieri in seno alla commissione elettorale del comune di Palmi per la scelta degli scrutatori per il prossimo referendum del 20/21 settembre, mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni:
La prima, è notorio che io in passato nel ruolo di dirigente di partito (ex dirigente PD) insieme all’allora segretario PD Solano ed ai consiglieri di minoranza capitanati dal giudice Boemi abbiamo fatto una battaglia politica per la scelta più democratica possibile cioè il sorteggio degli scrutatori presenti nell’elenco dell’albo comunale e non bensì la nomina degli stessi in modo clientelare.
Ovviamente tale scelta, sostenuta fortemente dall’allora centro-sinistra, era dovuta ad una visione politica altamente democratica e volta a scardinare il metodo clientelare per fare consensi. Esultammo allorquando questo metodo divenne la regola. Infatti fino alle ultime consultazioni elettorali regionali di gennaio 2020 la scelta degli scrutatori è avvenuta per sorteggio.
La seconda, ritengo che i consiglieri Randazzo e Donato abbiano fanno tale scelta legittima politicamente, ma per quanto mi riguarda non condivisibile. Immagino per conto e a nome loro. Io infatti dissento e mi dissocio da tale scelta, considerato che non avevo chiesto di essere rappresentata , e rivendico la mia posizione che rimane quella di sempre cioè la scelta degli scrutatori deve avvenire per sorteggio.
La terza, probabilmente in seno alla commissione elettorale regna un po’ di confusione perché un consigliere eletto dalla maggioranza adesso si trova a rappresentare la minoranza, non certamente me. Tutto questo perché la commissione elettorale è permanente e non può essere modificata al cambiare degli equilibri all’interno del consiglio comunale.