PALMI – Il quotodiano “Calabria Ora” racconta questa mattina una strana vicenda, che ha il cuore nel mondo dello sport calabrese, e della pallavolo nello specifico. È la storia della Nike Volley – Golem, che avrebbe cambiato legalia seconda dell’occorrenza, dichiarato legali rappresentanti con nomi differenti e “sfruttato” un domicilio non registrato, utilizzato a proprio favore, senza un’effettiva necessità, per disputare il campionato in corso in una città differente dalla propria, e chissà a quale scopo. Cosa c’è dietro tutto questo?
La Nike lo scorso anno ha disputato le partite del campionato a Cinquefrondi, e che quest’anno ha scelto Palmi quale sede per gli scontri in casa, nella palestra provinciale “Surace”. La Nike Volley, per la Fipav, è domiciliata tuttora in via Madonna di Fatima 24, a Reggio Calabria, con presidente Mario Puntorieri. Ma per il fisco non è proprio così, tanto è vero che la stessa società, poco prima dell’iscrizione al campionato in corso, a partire dal 22 maggio 2012, risulta avere sede e domicilio fiscale a Capo d’Orlando, in provincia di Messina, ed avere un ufficio associato a Sant’Agata di Militello, sempre in provincia di Messina. Un cambio di domicilio di cui la Fipav non ha mai ricevuto comunicazione. Nella scheda anagrafica dell’Agenzia delle Entrate, presidente della società risulta, dal 23 aprile del 2012, Violeta Dimitrova Borisova, di nazionalità bulgara, che risulta tesserata con la squadra di pallavolo Airone, con il Cinquefrondi come dirigente e allenatrice ed infine come presidente della Nike. Tre ruoli, registrati con tre codici fiscali differenti.
La Nike Volley arriva a Palmi a settembre del 2012, a seguito di un accordo col comune, che ha permesso alle pallavoliste di disputare a Palmi il campionato in corso. Con la speranza e la promessa che questo, come più volte ribadito dall’amministrazione comunale, portasse alla cittadina solo dei benefici causa l’indotto che le giocatrici tutte di fuori abitando e consumando a Palmi avrebbero sicuramente portato, ma le cose poi di fatto non sono andate così. Per farlo, però, hanno dovuto trovare un accordo con le società che hanno in gestione la palestra provinciale, la Ekuba Volley e la Cestistica Palmi, ed hanno dovuto dimostrare al comune ed alla Fipav di aver i requisiti per giocare a Palmi, ossia, avere un domicilio a Palmi. Detto e fatto: nelle varie riunioni tenutesi al comune la Nike Volley dichiara di essere domiciliata a Palmi in via Roma 78. Ma questo alla Fipav non lo sanno, e questo domicilio non risulta censito neanche all’Agenzia delle Entrate.
Giocare a Palmi non è tuttavia bastato ai dirigenti della Golem tanto che gli stessi, non si sa per quale altro motivo, hanno intrapreso delle azioni e denunce contro la gestione della palestra, che hanno portato il comandante Managò della polizia municipale di Palmi a sentire addirittura l’ex presidente della provincia Morabito con l’allora assessore allo sport Tucci, “rei” solo di aver ridato, facendo prevalere il buon senso, una palestra dignitosa ai palmesi oramai in balia di atti vandalici che l’avevano deturpata. Gli stessi si sono dovuti presentare in caserma per riconoscere le loro firme, visto che si era messo in discussione il fatto che veramente loro avevano fatto quest’atto e si dubitava fosse falsa.
Rimane da chiarire anche come mai l’allora presidente Fipav di Reggio Calabria, il professor Umberto Gatto, per altro sia attualmente che anche quando era presidente, era tesserato con la Nike, abbia taciuto nei confronti della sua stessa federazione, visto che avrebbe avuto i mezzi per essere a conoscenza delle variazioni effettuate dalla sua società.
Da quella denuncia fatta dalla Nike Volley è scaturito il sequestro, da parte della polizia provinciale, degli atti con cui la palestra è stata data alla Ekuba Palmi ed alla Cestistica, per verificare se ci siano eventuali illeciti, ed un esposto in Procura, presentato da Mario Puntorieri, che non risulta più presidente della Nike Volley, ma che continua a firmare documenti relativi alla squadra.
Il campionato sta per chiudersi, mancano due sole gare e si vocifera sia pronto un ricorso alla Fipav da parte delle società che potrebbero non rientrare nei play off per accedere alla B1 a causa della presenza della Nike Volley, società che stando ai fatti potrebbe non avere le carte in regola per giocare il campionato di serie B2 e che comunque rischia una squalifica, sicuramente una multa e forse anche la retrocessione, per aver falsificato atti ed omesso variazioni. Al di là di ogni eventuale irregolarità, che spetta agli organi competenti verificare, rimane oscuro il motivo per il quale la Nike Volley abbia messo in pratica questo atteggiamento. Ad andarci di messo potrebbe essere ancora una volta lo sport a Palmi, una città che aveva avuto la possibilità di utilizzare la palestra provinciale e che rischia di vederla chiusa.