Beni per 1,5 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dagli uomini del servizio centrale ICO ad un imprenditore del settore edile di Taurianova, Giuseppe Sposato, ritenuto vicino al gruppo mafioso “Sposato-Tallarida”.
Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – presieduta dal magistrato Ornella Pastore – su richiesta del Procuratore Aggiunto Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Procuratore Giulia Pantano.
La figura di Sposato era emersa nell’ambito dell’operazione “Terramara Closed” condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, dal Reparto Operativo dell’Arma dei Carabinieri e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria – coordinati dalla citata Direzione Distrettuale Antimafia – conclusa, nel mese di dicembre 2017, con l’esecuzione di diversi provvedimenti.
In particolare, a Giuseppe Sposato è stato contestato di aver fatto parte dell’associazione mafiosa e, in particolare, dell’articolazione degli Avignone-Zagari-Fazzalari-Viola, alla quale – secondo gli inquirenti – appartiene il gruppo mafioso Sposato-Tallarida attivo a Tarianuova e dintorni, al cui interno il medesimo ha assunto “compiti di decisione, pianificazione delle associazioni criminali da compiere e degli obiettivi da perseguire con riferimento all’intera organizzazione criminale, nel settore delle estorsioni, delle intestazioni fittizie di beni, nonché per l’aggiudicazione degli appalti pubblici e privati’.