Riceviamo e pubblichiamo:
MOLOCHIO – Com’è noto, gli istrioni erano gli attori e commedianti dell’antica Roma che recitavano con particolare enfasi allo scopo di ottenere facili effetti scenici, seppur dotati di mediocri capacità. Nel linguaggio attuale, con tale parola si allude a persone che nella vita assumono atteggiamenti teatrali o che
simulano in modo plateale o poco dignitoso. In natura, l’animale istrione scuote velocemente la coda nei momenti di maggiore angoscia o paura. In questo periodo i cittadini di Molochio sono stati purtroppo ancora una volta costretti ad assistere ad esibizioni teatrali che molto ricordano quella indecorosa offerta la sera del 26 marzo 2010 in occasione del comizio di chiusura della campagna elettorale.
In tale sede l’attuale Sindaco, allora candidato, attraverso ripetuti “attacchi isterici” ha sciorinato dal suo vasto repertorio una impressionante serie di deliranti congetture e falsità che rischiavano di tradursi in serio danno per la nostra comunità, che potrebbe, per ciò stesso, rimanere sempre più isolata ed abbandonata. Egli, non curante minimamente delle ricadute negative che il suo atteggiamento avrebbe potuto portare agli interessi della nostra cittadina, ha sparato a zero su tutto e su tutti, senza il benché minimo rispetto per Molochio, il ruolo dallo stesso ricoperto ed i rapporti istituzionali tra il comune e l’ente Provincia.
Caro Sindaco Beniamino Alessio, ci permettiamo di ricordarle che lei in qualità di Sindaco parla a nome e nell’interesse dell’intera cittadinanza molochiese. Pertanto la invitiamo a non comprometterne gli interessi ed il futuro attraverso “comportamenti da bar sport” che mal si conciliano con la stima e la reputazione godute in ogni dove dalla nostra laboriosa comunità.
Certamente affermazioni simili a quelle proferite dal Sindaco Beniamino Alessio in ordine alle decisioni assunte dalla Provincia in materia di dimensionamento scolastico non sono edificanti né tantomeno utili nell’ottica di corretti rapporti istituzionali. Cosa che noi della minoranza consiliare stiamo facendo ormai da tempo in primo luogo proprio con gli amministratori dell’ente Provincia, con i quali stiamo proficuamente avviando dei progetti per il bene del nostro paese.
Recitando con l’abito del martire e gridando allo scandalo su tutti i giornali locali, il Sindaco improvvisamente si è ricordato dell’annoso problema della viabilità, cercando di predicare bene mentre paradossalmente proprio sulla questione viabilità ci sono allo stato attuale atti deliberativi approvati dal Sindaco e dagli amministratori di maggioranza, che, questi sì, gridano allo scandalo.
Ci riferiamo alla realizzazione della “Pedemontana”, rispetto a cui nell’arco di pochissimi giorni avete cambiato idea, approvando due delibere totalmente contrastanti tra loro. Ci piacerebbe sapere cosa sia veramente accaduto di così importante da farvi cambiare repentinamente posizione in uno spazio di tempo così ristretto.
Purtroppo, ora tutti noi siamo qui a leccarci le ferite ed a tentare di porre rimedio ai vostri pesanti errori, in primo luogo con un dialogo istituzionale costante con gli amministratori dell’ente Provincia, che è poi l’ente committente della “Pedemontana”; errori che si ripetono ormai con cadenza quotidiana, come è avvenuto in occasione della predisposizione del piano di dimensionamento scolastico.
Per restare comunque in argomento, come ben sa pure il nostro Sindaco, è giusto che l’opinione pubblico sappia che l’Assessore Provinciale all’Istruzione, con nota n. 288532 dell’11/8/11, chiese al Comune “di avanzare delle proposte in merito al piano di dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa relativa alle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado”.
A riscontro di una tale richiesta, con Delibera di Giunta Comunale n. 79 del 24/8/11, si è deciso “di non avanzare alcuna esplicita proposta in merito all’eventuale aggregazione con altri istituti, rimettendosi alle determinazioni che l’Assessorato riterrà opportune”. Caro Sindaco Alessio, dunque, ma di che cosa sta parlando? Sindaco, non solo Lei e la sua maggioranza avete deciso con arroganza politica di fare da soli in questo caso, senza degnarvi come al solito di portare la questione in Consiglio Comunale, come hanno fatto in tanti comuni, con possibilità quindi di intervento anche da parte della minoranza, ma ora vorreste addossare a noi i vostri macroscopici errori; o, peggio ancora, venite a piagnucolare da noi perché gli amministratori della Provincia hanno fatto una determinata scelta. Ma se siete stati proprio voi a lasciare tale libertà di scelta!
Sindaco, Lei dovrebbe sapere che la Pubblica Amministrazione parla attraverso l’emanazione di atti amministrativi e quelli approvati dalla sua Giunta sono chiari ed inequivoci (a parte qualche marchiana imprecisione circa la citazione della legge n. 111/2011, che non è una legge regionale per come da voi erroneamente affermato in tale delibera, ma è una legge statale) e vanno nel senso di non prendere alcuna posizione specifica sulla questione del dimensionamento scolastico.
Sindaco, dopo la “tiratina d’orecchie dei suoi superiori” un capro espiatorio si doveva pur trovare ed allora si è deciso di individuarlo nella minoranza, la quale però, è bene puntualizzarlo, non è il codazzo di alcuno, né tantomeno ha idoli da adorare, ma solamente impegni con l’intera cittadinanza per svolgere al meglio la propria funzione ispettiva e di controllo nei riguardi dell’operato della maggioranza, nonché, ove possibile, propositiva nell’interesse della nostra gente. Pertanto, respingiamo al mittente ogni tentativo diretto a delegittimare il nostro ruolo ed il nostro operato con offese gratuite e prive di fondamento.
Beniamino Alessio, lei può imbrogliare tutta la popolazione alcune volte, o imbrogliare parte della popolazione tutte le volte, ma, ricordi, non si può imbrogliare tutte le volte tutta la popolazione!! Se il nostro comune è abbandonato al proprio destino, perché privo di qualsiasi tutela politica: di chi sono le responsabilità? Certamente, non nostre, ma di una maggioranza miope e priva di idee e capacità progettuali e di dialogo istituzionale idonei a risollevare le sorti della nostra Molochio.
Tra “‘ndrupi e lavaggi di mani” non si comprendono i motivi delle proteste del Sindaco sulla viabilità ed il dimensionamento scolastico, quando è stata propria questa maggioranza a determinare le scelte fatte su tali questioni. Purtroppo, oltre a quanto predetto, Molochio perderà molti altri servizi essenziali; difatti, dopo l’Ufficio Sanitario, a breve anche il centro vaccinale e la banca CARIME chiuderanno i loro uffici; mentre l’ufficio postale sarà attivo a giorni alterni; per non parlare della vicenda relativa alla chiusura al pubblico culto del Santuario della Madonna di Lourdes, rispetto alla quale si è registrato un’assordante silenzio da parte del Sindaco e della sua maggioranza. Caro Sindaco, quale sarà la sua prossima mossa?