«I Consiglieri Comunali Antonino Randazzo ed Umberto Donato hanno proceduto alla nomina diretta degli scrutatori secondo una scelta del tutto personale e non condivisa con gli altri rappresentanti della minoranza consiliare: essi, comunque, non hanno agito su mio mandato e certamente non mi rappresentano».
A dichiararlo l’Avvocato Silvana Misale, Consigliera Comunale di Palmi.
«Ho appreso di tale scelta ascoltando le dichiarazioni del Sindaco Giuseppe Ranuccio che, peraltro, ben sa come la composizione della Commissione Elettorale non segue le logiche della rappresentanza proporzionale pura e che avrebbe potuto contattarmi prima di sparare nel mucchio», prosegue l’avvocato Misale.
«Purtroppo, devo registrare che si tratta di un metodo consolidato e deprecabile. Infatti, ogni volta che la maggioranza attraversa momenti di difficoltà, anziché accettare le critiche legittime e costruttive di una parte della Città che lamenta incompetenza ed incapacità, finisce per attribuire le colpe di ogni male alle precedenti amministrazioni. Basti pensare alle evidenti inesattezze dell’oramai noto comunicato diffuso dai Consiglieri di maggioranza, che ad esempio non tiene in considerazione l’obbligo in capo a Locride Ambiente – contenuto nel capitolato d’appalto stipulato dalla Giunta Barone – di realizzare un’isola ecologica o, ancor peggio, nulla dice sull’inerzia dell’Amministrazione rispetto al dovere di vigilare sull’esecuzione dello stesso appalto».
«Peraltro – conclude Silvana Misale – queste prese di posizione rischiano di ravvivare un conflitto politico e sociale che i palmesi non comprenderebbero e che farebbe male alla Città. Occorre governare i processi, anche e soprattutto i più difficili da gestire, con serenità e, ribadisco, condividendo l’analisi dei problemi e la ricerca delle soluzioni. Per quanto mi riguarda, certamente non mi sono mai prestata e mai mi presterò a regolamenti di conti».