SAN FERDINANDO – Le forti piogge degli ultimi giorni hanno reso ancora più drammatiche le condizioni di vita dei migranti che si trovano nella tendopoli dell’area industriale di San Ferdinando.
Nonostante la stagione agrumicola sia terminata sono tantissime le persone che costrette ancora una volta a combattere contro il fango e contro i disagi derivanti dalla vita in tenda.
A intervenire stamattina sulla questione è la Cgil che in una nota firmata dal segretario Nino Costantino e dalla segretaria della Flai, Celeste Logiacco, rilancia la proposta di sostituire le tende con duecento container così come è già stato fatto nel campo situato in contrada Testa dell’Acqua a Rosarno.
Secondo la Cgil la sostituzione andrebbe effettuate per due motivi: “il primo – si legge nella nosta – meno importante, di natura economica in quanto i container costano allo Stato meno delle tende della Protezione Civile e hanno una resistenza ovviamente maggiore; il secondo, ben più importante, di natura umana e sociale che attiene alle condizioni di vita delle persone che sarebbero senza alcun dubbio più dignitose e garantirebbero una condizione del territorio più civile”.
“Non riusciamo a comprendere – scrivono Costantino e Logiacco – le motivazioni che fino adesso hanno spinto gli organi preposti a non risolvere questo problema anche perché non esiste allo stato attuale alcun piano alternativo e di integrazione sul territorio in grado di dare risposte ai migranti e ai cittadini della Piana di Gioia Tauro. Eppure – proseguono – sono stati in tanti durante l’inverno passato a scandalizzarsi per la situazione della tendopoli, ma l’indignazione serve a ben poco se non si tramuta in interventi concreti e immediati”.
I due sindacalisti hanno annunciato di voler chiedere al Prefetto un incontro urgente in modo da “passare dalle parole e dalle riunioni ai fatti concreti senza aspettare che l’inizio della nuova stagione di raccolta riproponga con più forza i problemi che da anni stiamo denunciando”.