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Metauros, Polistena si proporrà parte civile

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Riceviamo e pubblichiamo:

Esprimiamo soddisfazione dinanzi all’operazione portata a termine dal Procuratore De Raho e dai magistrati della DDA di Reggio Calabria.

Un altro risultato importante è stato raggiunto per l’affermazione della legalità sulle forze criminali e mafiose che purtroppo ancora oggi, come dimostrato anche da questa indagine, controllano il territorio e condizionano pesantemente i processi di sviluppo dell’economia locale.

Non possiamo che plaudire ai magistrati ed alle forze dellordine che hanno cominciato a scoperchiare il business delle cosiddette ecomafie.

È emerso infatti uno scenario inquietante sul ciclo dei rifiuti che per anni in Calabria non ha funzionato, facendo comodo agli appetiti della ndrangheta e compiacenti, nel mentre le popolazioni locali hanno dovuto pagare il prezzo dello sconquasso con tariffazione elevata in cambio di servizi scadenti ed inquinamento ambientale.

I comuni, a tal proposito, hanno visto una progressiva lievitazione dei costi di smaltimento dei rifiuti negli impianti autorizzati, senza che però lo stesso sistema poi funzionasse a dovere.

Negli ultimi anni sono stati deliberati aumenti sconsiderati, prima dall’ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale, poi dalla Regione Calabria, con tariffe di smaltimento maggiorate, specie dell’indifferenziabile e della frazione organica, che inevitabilmente sono ricaduti, ricadono o ricadranno presto o tardi sulle tasche dei cittadini.

L’operazione Metauros ha finalmente rilevato un giro sistematico di affari, mafie e corruzione, finanziato da soldi pubblici, i cui costi, evidentemente, sono stati pagati anche dai comuni. Sono le stesse analoghe preoccupazioni che hanno portato l’amministrazione Comunale di Polistena a non firmare la convenzione per la costituzione dellATO provinciale rifiuti, che di fatto trasferirebbe in mano ai privati sconosciuti il controllo totale e la gestione del sistema dei rifiuti.

Ecco perché, per tali ragioni, chiederemo nell’istaurando procedimento penale, l’ammissibilità della costituzione di parte civile da parte del nostro comune, finalizzata ad accertare e quantificare eventuali danni subiti, per rendere giustizia alle popolazioni di questo territorio, nel segno di una costante lotta alle mafie, ed innanzitutto alla nostra comunità che amministriamo con onestà, parsimonia e senso del dovere.

Michele Tripodi
Sindaco di Polistena

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