MELICUCCO (4 agosto 2011) – Anche se il sindaco Francesco Nicolaci sceglie di trincerarsi dietro un secco “no comment”, il divorzio con l’ormai ex assessore Francesco Scattarreggia è ufficiale. È stato proprio il primo cittadino a sancirlo in maniera irrevocabile, tanto da “dirgli addio” con un decreto di revoca che porta la data del 3 agosto 2011. Come previsto dallo statuto comunale, essendosi «interrotto il rapporto di fiducia» fra i due, il sindaco può scegliere di ritirare le deleghe precedentemente affidategli, fra cui Lavori pubblici, Urbanistica, Manutenzione e Personale.
Della decisione sarà informato l’intero Consiglio alla prima seduta utile. Nonostante il silenzio dietro questa vicenda, dalle parole trascritte dal sindaco nella delibera, si percepisce una certa tensione, tanto che Nicolaci scrive precisando: «il predetto procedimento – si legge nel documento – non ha carattere sanzionatorio ma tende ad evitare l’insorgere di dannose situazioni di conflittualità, già latenti, che potrebbero altrimenti ostacolare il buon andamento della giunta e dell’attività amministrativa nel suo complesso». Diplomatico ma poco chiaro sulle cause che lo hanno portato a questa decisione.
Francesco Scattarreggia al telefono è un fiume in piena: prima di ogni cosa vuole che il sindaco dica tutta la verità sulla vicenda. Il consigliere racconta che il gruppo “Arcobaleno” rappresentato dalla maggioranza consiliare, l’ha per ben due volte interpellato, per un incontro con lo stesso Scattarreggia. Inviti che il sindaco non ha accolto. È proprio la mancanza di dialogo che l’ex assessore lamenta. Almeno tre gli errori del sindaco per Scattarreggia: «1- il sindaco ha sbagliato a non venire alle riunioni; 2 – perché tanta polemica su queste deleghe, perché ha tardato a darle? 3- Come mai poi ha scelto di toglierle?».
Ma più di ogni altra cosa «il sindaco dovrebbe prendere atto di quello che è stato fatto in cinque anni (i cinque anni a guida Nicolaci prima delle ultime Comunali di maggio in cui si è riconfermata la precedente amministrazione ndr). Lui vuole insabbiare un problema – ha incalzato Scattarreggia – liberarsi da questo problema togliendo le deleghe. Ora preparo un promemoria per il sindaco in cui ricorderò tutto quello che abbiamo fatto in questi anni, facendone una vera e propria “questione morale”».
Sul «problema» al momento neppure Scattarreggia si è pronunciato. «Lo deve dire il sindaco» ha detto. Fatto sta che non ha ritenuto giusto questo provvedimento. E, soprattutto, non ha ritenuto corretto non informare puntualmente gli elettori e la cittadinanza.
Angela Corica