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Melicucco, l’allarme di Scattarreggia per il fotovoltaico

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Il Municipio di Melicucco

MELICUCCO  – Francesco Scattarreggia interroga il sindaco su un progetto di fotovoltaico che dovrebbe realizzarsi nella cittadina pianigiana. I toni del consigliere (silurato dal sindaco) e dei suoi sostenitori non sono più polemici, come lo stesso Scattarreggia precisa “senza rancore”, anche se il titolo della nota è molto provocatorio “Milioni di euro a Melicucco e i libri? Pè mo accattativilli!”.

Con la nota del consigliere, ad ogni modo, vengono fuori alcune anomalie di un progetto che dal punto di vista ambientale, potrebbe essere nocivo.

In primis, il consigliere, chiede al primo cittadino, Francesco Nicolaci, se è stata mantenuta la promessa (già presa durante la passata legislatura, in cui Scattarreggia era assessore ai Lavori pubblici) di un risarcimento per 250 mila euro a favore delle casse comunali, visto l’impatto ambientale dell’opera. In secondo luogo se si sono valutati i rischi per l’ambiente e se è stato stabilito una sorta di premio per il Comune, da parte del fornitore di energia elettrica, per la disponibilità che il piccolo centro sta per dare.

Infine, Scatterreggia e i suoi chiedono se «si è pensato di inserire tra le diverse “opere di compensazione” a favore del paese per il danno ambientale arrecato, l’acquisto dei libri per le scuole che il Comune di Melicucco non riesce più a sostenere?». Sempre “senza rancore e per stimolare l’amministrazione” Scattarreggia chiede lumi su progetti non ancora partiti, quali il centro di aggregazione, il servizio mensa delle scuole e il mancato finanziamento dei libri.

L’amministrazione è alle strette, probabilmente per colpa del governo centrale che ha tagliato i fondi ai piccoli centri. Ecco che però, per ovviare a queste perdite, il Comune ha il piano B. Ovvero la realizzazione del fotovoltaico per conto di una multinazionale spagnola. Da quanto si apprende dalla nota di Scattarreggia, l’impianto solare sarebbe il più grande del Sud-Italia, di potenza superiore a 5 MW, per un investimento complessivo iniziale di 15-20 milioni di euro e, dunque, non indifferenti introiti economici per l’investitore.

L’occupazione di diversi ettari di terreno con i pannelli fotovoltaici, provocherà sicuramente un ingente ricavo per la società spagnola: ricavi per venti anni derivanti dal conto energia dello Stato e dalla vendita diretta all’Enel dell’energia prodotta. L’impatto negativo anche sull’agricoltura e sull’ambiente per i conseguente taglio di numerosi alberi. Tra le righe si evince che, comunque, il Comune, al di là degli effetti del progetto sulla salute e sull’ambiente, produrrà energia per questa multinazionale che venderà all’Enel. Energia da esportare, dunque, che non serve né a Melicucco né ai paesi limitrofi. Ulteriore esempio, come in tanti altri centri calabresi, di danno ambientale quasi programmato, se è vero che non esiste una valutazione tecnico scientifica e nessuno studio d’incidenza.

Angela Corica

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