Ricordata a Maropati, la sua città, la figura del politico socialista Vincenzo Gallizzi a tre anni dalla sua scomparsa. Medico, sindacalista, dirigente politico, assessore provinciale e poi presidente dello stesso ente dal 1985 al 1990 ed infine, nell’ultima parte della sua vita politica, sindaco di Maropati per due consiliature, Gallizzi ha certamente inciso positivamente con la sua azione amministrativa negli anni di riferimento spendendosi a favore di un deciso sviluppo della realtà pianigiana. Nel convegno, promosso dall’Amministrazione comunale di Maropati guidata dal sindaco Rocco Ciurleo e dall’Associazione culturale Alioscia presieduta da Aldo Polisena, una nutrita partecipazione di pubblico ha reso omaggio ad una delle figure di punta del socialismo calabrese ossequiata anche dalle parole della senatrice forzista Stefania Craxi, in video collegamento, e dall’ex sottosegretario Sandro Principe che, attraverso un messaggio, ha definito Gallizzi “politico del fare” e “vero protagonista delle vicende di questa terra dal dopoguerra in poi”. Impegnato in prima persona nella realizzazione di numerose opere per il territorio (SGC Jonio-Tirreno, diversi istituti scolastici nella provincia, diga sul Metramo e costruzione del porto di Gioia Tauro) ha fatto della cultura un caposaldo del suo incarico attraverso l’attenzione prestata alla Fondazione Fortunato Seminara, a lui molto cara, come menzionato da Candeloro Imbalzano. Tanti gli amarcord e gli aneddoti su Gallizzi ricordato – alla presenza delle figlie Maria, Rita e Romina – negli interventi del vice sindaco di Galatro, Carmelo Panetta, da Francesco Tropeano, Francesco Cuzzola, Domenico Scarfò, Francesco Belziti, Carmelo Catalano, Vincenzo Pisano, Franco Crinò e Saverio Zavettieri. Hanno altresì partecipato, prendendo la parola, Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi e consigliere delegato della Città Metropolitana, latore dei saluti del sindaco ff Carmelo Versace e Francesco Cosentino, anch’egli nella duplice veste di primo cittadino di Cittanova e presidente del Comitato dei sindaci Città degli Ulivi. Molto sentito anche il breve discorso della figlia Romina che, ringraziando gli intervenuti, ha voluto spiegare come suo padre, figlio di contadini, “ha lottato e si è affermato in politica e nella professione perché ha sempre creduto nel riscatto della nostra terra”. L’intitolazione di una strada in sua memoria è stato, infine, il sigillo all’iniziativa preconizzato dal sindaco Ciurleo.