L’impegno dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto allo spaccio e al traffico degli stupefacenti non si arresta. Solamente lo scorso 11 ottobre, nell’ambito di un servizio coordinato finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, i militari della Compagnia di Gioia Tauro, hanno arrestato un 26enne e un 25enne di Rosarno, per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Nello specifico, a Rosarno, a seguito di perquisizione compiuta all’interno di un’abitazione di via P. Colletta, i Carabinieri della Tenenza di Rosarno, insieme ai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria ed alle Aliquote di primo intervento della Compagnia di Reggio Calabria, hanno rinvenuto una vera e propria piantagione indoor costituita da 26 piante di marijuana di 3 metri di altezza in media per un totale di 15 kg circa ricavabili di stupefacente. Al piano superiore dell’appartamento, è stato scovato anche un essiccatoio adibito per la raffinazione ed un laboratorio specifico per il confezionamento in dosi dello psicotropo.
I militari, inoltre, da successiva perquisizione estesa anche ad altri immobili di proprietà dei due rosarnesi – in particolare un ristorante e un altro appartamento sito al pianto superiore dello stesso stabile – hanno rinvenuto all’interno di quest’ultimo, otto sacchi di marijuana pronti per la vendita al dettaglio, del peso complessivo di kg 5 circa.
I due arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Palmi in attesa dell’udienza, all’esito della quale l’Autorità Giudiziaria ha convalidato gli arresti disponendo la custodia cautelare in carcere per il 25enne e rimettendo in libertà l’altro soggetto.
Nel medesimo contesto operativo, lo scorso 11 ottobre, i militari della Stazione di San Ferdinando hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 29enne rosarnese, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in quanto trovato in possesso di un quantitativo di marijuana pari a 576 gr. Lo stupefacente rinvenuto dagli operanti all’esito della perquisizione domiciliare, era stato occultato all’interno di una busta di plastica in uno stanzino della cucina adibito a sgabuzzino.
Il giovane, recidivo, già era stato tratto in arresto lo scorso 26 giugno poiché colto in flagrante dai militari, mentre era intento a coltivare una piantagione di circa 100 piantine di marijuana all’interno di un giardino in pieno centro a Rosarno, proprio dietro la sua abitazione in via Sandulli.
Il 29enne, è stato posto nuovamente agli arresti domiciliari, confermati anche all’esito dell’udienza di convalida del 13 ottobre scorso dall’Autorità Giudiziaria di Palmi.