Sono ore particolarmente complicate quelle che vissute dai portuali di Gioia Tauro in sciopero da mercoledì scorso.
Dopo la riunione di ieri, il post su facebook del ministro Toninelli e la richiesta arrivata dal patron di Msc di interrompere lo sciopero, i lavoratori hanno avviato una lunga discussione.
L’unità che aveva caratterizzato i primi giorni della protesta sta infatti vacillando.
L’orientamento dei portuali
C’è chi ritiene che il blocco debba procedere a oltranza perché dalla riunione ministeriale non è emerso nulla di concreto, chi aspetta l’incontro di venerdì con il Prefetto per avere elementi in più che possano motivare una ripresa dei lavori e chi pensa che sia il caso di ripartire per dare un segnale di apertura.
Le discussioni all’interno della sala mensa, che da giorni è il quartier generale dei portuali, sono molto accese.
A un certo punto si era fatta strada l’idea di far proseguire la protesta ma di far chiudere i portelloni delle tre navi bloccate in porto da mercoledì scorso. Anche questa proposta però ha scatenato polemiche e nuove discussioni.
La posta in gioco è alta e oggettivamente è abbastanza singolare che i lavoratori vogliano portare avanti una vertenza di questa portata senza l’ausilio delle organizzazioni sindacali.
Toninelli in Calabria
Al momento non è facile prevedere cosa accadrà. Il prefetto ha informato i sindacati e l’Autorità Portuale che venerdì mattina incontrerà i lavoratori al porto mentre il ministro Toninelli ha annunciato che la prossima settimana verrà in Calabria.



