È iniziata oggi la protesta degli studenti del Severi Guerrisi di Gioia Tauro costretti a utilizzare i laboratori come aule scolastiche.
L’istituto gioiese, diretto dal preside Gelardi, ha formato quest’anno 17 prime. Questo ha comportato la necessità di nuovi spazi, nonostante già dallo scorso anno la scuola abbia due sedi distaccate.
Dall’inizio dell’anno mancano nove aule. Il 30 settembre il presidente della provincia Giuseppe Raffa aveva assicurato (leggi l’articolo) che entro la fine di ottobre sarebbero stati consegnati i nuovi locali siti in via Trento. Per tamponare l’emergenza il preside ha trasformato i laboratori in normali aule scolastiche. A distanza di più di un mese però, non solo le aule non risultano consegnate al Severi, ma i lavori nella struttura di via Trento, pare non siano ancora neanche iniziati.
Per questo motivo gli studenti insieme ai genitori hanno deciso di dare vita a una protesta. Rivendicano il diritto ad avere aule adeguate e denunciano i disagi subiti per la momentanea assenza di alcuni laboratori, indispensabili per la formazione negli indirizzi tecnici quali informatico, nautico e geometra. Le attrezzature dei laboratori sono state accantonate con uno spreco di risorse che non può passare inosservato.
L’istituto Severi ha creato un bacino di utenza che coinvolge i paesi di tutta la piana, contribuendo alla crescita di un territorio difficile. Per questo gli studenti insieme ai genitori si chiedono come mai questa realtà non sia adeguatamente supportata dalle istituzioni e dalla politica e si domandano perché ci sia questa miopia di chi non vede nella scuola una possibilità di crescita di una città.



