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Lsu ed ufficio postale, il Pd di Seminara vuole vederci chiaro

SEMINARA – «Nei giorni scorsi abbiamo presentato presso la segreteria del Comune un ordine del giorno da inserire nel prossimo consiglio comunale. In tale documento si evidenzia la situazione dei lavoratori LSU/LPU che operano nel comune di Seminara, garantendo con la loro opera molti servizi essenziali all’ente ed alla cittadinanza tutta. In essa viene fatta esplicita proposta di integrazione delle sei ore lavorative a carico del comune». Lo scrive in una nota stampa Giovanni Piccolo, consigliere di minoranza del Pd a Seminara, sollevando un problema che è comune a tutti i precari.

«Così come ribadito nel documento – prosegue la nota – le risorse possono essere reperite nelle pieghe dei capitoli dedicati al personale i quali a nostro avviso sono ampiamente sovradimensionati rispetto al numero degli impiegati ( in totale circa 450.000.00 per numero 9 impiegati dei quali solo due hanno categoria dirigenziale ) oltre a sottolineare che nello scorso anno una impiegata è andata in pensione, liberando ulteriori risorse. Auspichiamo che la nostra proposta raccolga i favori di una amministrazione comunale allo stato di fatto priva di qualunque sensibilità verso le fasce più deboli e indifese».

Piccolo, insieme a tutti i tesserati del circolo Pd di Seminara, evidenzia un’altra questione rimasta sospesa, ossia quella che riguarda la chiusura dell’ufficio postale.

«Ci preme rimarcare e sottolineare un altro gravissimo problema che ha investito la nostra cittadina: l’attentato all’ufficio postale di Seminara – si legge ancora – Pensavamo che dopo l’attentato al locale ufficio postale si levasse una forte voce di condanna da parte del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale. Purtroppo nulla è stato detto da parte loro, come se la cosa non li riguardasse, così come sembra che non li riguardi nemmeno chiedere e imporre alla dirigenza territoriale data certa e veloce per la riapertura dell’ufficio postale. Il Partito Democratico di Seminara condanna fortemente tale atto criminale, chiede, dato che nessuno degli organi preposti ha avuto la sensibilità di farlo, all’ente poste italiane la immediata riapertura dell’ufficio in quanto sta arrecando innumerevoli disagi alla popolazione».

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