GIOIA TAURO – “La Piana di Gioia Tauro ci mette la faccia”. E’ questo il nome della pagina web creata da qualche settimana sul famoso social network Facebook e che ha già quasi quattromila seguaci.
La pagina nasce come forma di protesta, di presa di coscienza e di sensibilizzazione per i tristi e ormai numerosi casi di malattie tumorali nella zona pianigiana e si forma sulla scia di iniziative similari nate sia a Crotone che a Taranto, città pugliese ormai tristemente nota alle cronache come “Terra dei fuochi”.
Lo slogan “ Io ci metto la faccia” è la frase scritta sulle ormai centinaia di foto arrivate e pubblicate sul web che raccontano, attraverso i volti e le parole scritte, le storie di una comunità colpita e sofferente per via del cancro.
C’è chi ha perso un familiare, un amico, c’è chi combatte da anni contro il cancro, c’è chi ha vinto la malattia e chi semplicemente ci mette la faccia perché vuole costruirsi il proprio futuro in una terra libera da possibili situazioni che possono danneggiare la salute di tutti.
Ed è proprio il territorio della piana con il suo inceneritore in contrada Cicerna a Gioia Tauro, la salubrità della sua aria, l’annosa questione dei rifiuti ad essere oggetto di incriminazione.
Per la gran parte della comunità infatti, il motivo di tanta sofferenza, di un numero così alto di malati di cancro è da ricollegarsi a quanto sorge intorno ed è quindi strettamente connesso alla questione ambientale, ma nulla di certo né di constatato verte intorno a questa considerazione.
«L’idea di creare questa pagina – racconta Carmela Centorrino che gestisce il gruppo su Facebook – è nata per la sofferenza che aleggia nella mia vita dallo scorso febbraio, quando due miei familiari hanno iniziato a stare male. Ovviamente – aggiunge – non pensavamo di avere questi risultati, il numero di “mi piace” nella pagina aumenta ogni giorno e questo è per me una grande gioia».
Carmela spiega poi le iniziative che verranno realizzate prossimante da questo gruppo e dal popolo del web, la prima tra tutte la volontà di far scorrere durante una partita di calcio della Nuova Gioese, nel prossimo mese di novembre, uno striscione con su scritto lo slogan della pagina.
Intanto la bacheca della pagina web continua a essere intasata di foto e messaggi, di storie e di parole di protesta da parte di una comunità che vuole veder garantito il suo diritto alla salute e soprattutto vederci chiaro sulle cause di una grave situazione che appare cosi poco chiara.
Angela Angilletta