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Le Baccanti “scuotono” il Liceo Pizi a Taormina

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Proviamo a chiedere ai giovani l’importanza della conoscenza del mondo antico greco e latino.

I più, per trovarsi alla moda con le idee correnti, risponderanno che sono “mondi a comparto stagno”, per così dire “chiusi”, alquanto retrò.

E’ questa la prima risposta che si riceve da un pubblico giovanile “distratto”,  sospinto in avanti verso la tecnologia  che ogni giorno avanza su fibre ottiche ad alta velocità. Eppure ci sono gli “appassionati”, quei pochi giovani che amano andare alla scoperta di “nuovi mondi”, quelli che non si sentono stanchi di faticare dietro centinaia di pagine di libri.

Sono proprio loro che tengono ancora vivo il mondo classico,  che riaccendono i miti in mille aspetti e in mille colori, restituendo alle statue monocromatiche del passato, che ornano le sale dei nostri Musei, mille colori in cangianti effetti di eccezionale policromia. Eppure, qualcuno vorrebbe convincerci che parlare oggi di mito ai ragazzi sia fuori moda.

Quale triste bugia è questa!

Inseguiti dal “saper fare”, incalzati dall’utile, proiettati verso la produzione a tutti i costi, oggi i giovani vengono inghiottiti da un turbine di conoscenze oltranziste che mirerebbero a parcheggiare il mondo classico in periferia, ai margini, in fondo ad una libreria.

Ma ci sono quei pochi che, intransigenti, ancora guardano al passato per spiegarsi il presente e “conoscere” il futuro, partendo proprio dalla conoscenza delle antiche civiltà del nostro passato occidentale, di  Grecia e di Roma.

Come potremmo spiegare quello che noi siamo oggi, senza affondare le radici nel nostro lontano passato?

E’ quello che gli alunni dell’Istituto “ Pizi”, Liceo Classico, s’impegnano a conoscere a fondo ogni giorno, tra i banchi di scuola; e se, poi, una giornata scolastica viene trascorsa nella cavea di un antico teatro, ancor più l’antica paidèia fa sentire la sua forza di erompere dalle pagine di un libro per diventare voce narrante.

Questa esperienza è quella che il Liceo Classico di Palmi ha sperimentato il giorno 24 settembre.

Gli alunni, accompagnati dai loro docenti, hanno avuto la fortuna di assistere alla rappresentazione de “Le Baccanti” di Euripide nel magnifico scenario del Teatro greco-romano di Taormina.

La complessità del testo, a cui la regia si è attenuta integralmente, ha disorientato un po’ gli allievi dei primo biennio, neofiti nel complesso mondo della drammaturgia del V sec. a.C.

Ma le loro incalzanti domande, a fine rappresentazione, hanno dato riscontro che i saperi si costruiscono a volte meglio se la classica lezione annulla l’aula e la cattedra e si sostituiscono ad esse un’orchestra e degli attori protagonisti di affermate compagnie teatrali.

La giornata scolastica trascorsa in serena aggregazione di gruppo e con sete di conoscenza ha spinto gli alunni del triennio, già educati alla duplicità d’interpretazione del mito, alla valutazione critica della religiosità o del rifiuto di essa da parte di Euripide, pur rimanendo incantati dalla bravura degli attori e dall’allestimento scenico.

E’ un “miracolo” che si ripete quello di veder crescere gli allievi grazie alle tradizioni del passato!

Consiste proprio in questo il percorso di studi superiori: fornire l’allievo di decodifica critica dei messaggi testuali,  di interpellare parole e tradizioni, di viaggiare con la fantasia avanti e indietro nel tempo, di saper strutturare un discorso  incorniciato da digressiones tali che ne evidenzino il vasto bagaglio culturale acquisito tra i banchi di scuola e grazie alle varie attività proposte dall’Istituto.

Cosa volere di più da un Liceo Classico? Quali altre finalità se non la formazione della coscienza critica e la sapiente gestione dell’ars dicendi?

Il Liceo Classico insegna a lunga gittata: si avvale di lezioni fatte di “parole”, riceve risposte “costruite” con parole, ma permette alla mente di volare in alto!

Fortunato chi frequenta un Liceo Classico! Anche seguito mediocremente, saprà aprire la via a studi successivi anche difficili, perché possiede “la chiave di volta” per aprire i futuri forzieri dei saperi.

Una sola ultima cosa: un ringraziamento speciale al D.S., Prof.ssa  Maria Domenica Mallamaci, da settembre nuova guida dell’Istituto “N.Pizi” che ha voluto offrire sotto questa forma didattica il suo benvenuto al famoso Liceo “Pizi” di Palmi.

E’ lei che ha consentito che gli alunni del Liceo Classico iniziassero il nuovo anno scolastico all’insegna dei saperi veicolati con le opportunità messe in atto nei territori a noi limitrofi.

A cura della Prof.ssa Marilea ORTUSO

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