Una Varia diversa e un’emozione che, però, è sempre la stessa.
Si è concluso ieri sera in piazza Municipio, a Palmi, il viaggio tra le “Feste Sospese” della Rete delle Grandi Macchine a Spalla italiane, nato da un’idea della responsabile della Rete Patrizia Nardi.
“Le Feste Sospese. Visioni in assenza” è stata la risposta alla pandemia che per la prima volta nella storia ha fatto cancellare quelle feste che sono la più altra manifestazione popolare della tradizione, in Italia come nel resto del mondo. Feste che si sono tenute persino durante i periodi di guerra, ma che questo 2020 ha sospeso.
Dando seguito all’idea di Patrizia Nardi, è stato messo in piedi un evento itinerante che ha coinvolto le comunità festive delle città della Rete, con l’obiettivo di dare presenza alle celebrazioni sospese come il trasporto per ricordare che il legame con la festa esiste nonostante l’assenza della festa.
L’evento è stato possibile grazie all’impegno della responsabile dell’Archivio Audiovisivo dell’Istituto, Stefania Baldinotti, ai progettisti di Openlab Company, al lavoro del regista antropologo Francesco De Melis.
La facciata di Palazzo San Nicola ha fatto da sfondo alla proiezione di immagini dalla forte carica emotiva, girate dal regista De Melis durante l’ultima edizione della Varia, nel 2019. Un esperimento di video-mapping che ha racchiuso le immagini della festa della Varia e delle altre feste della Rete.
«Nella scorsa, triste primavera – ha detto Patrizia Nardi – non è stato facile mantenere la lucidità sulle cose della quotidianità. Mi sono soffermata a lungo a pensare cosa ne sarebbe stato delle feste e delle emozioni che esse suscitano che, a causa della pandemia, avrebbero subito uno stop forzato. Così è nata l’idea di una restituzione speciale alle comunità, in un tempo che ho definito “infinito e sospeso”, e in un modo diverso».
Il percorso è stato condiviso con i sindaci e le amministrazioni delle comunità festive.