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La Varia come opportunità di crescita per Palmi. Ma sono necessari più servizi

Varia 2023 - foto di Sofia Cutrupi

Una settimana fa, più o meno a quest’ora, a Palmi scasava la Varia: la forza degli ‘mbuttaturi alle stanghe, il sostegno dei cittadini alle corde, l’incoraggiamento degli spettatori in strada hanno reso quel momento il trionfo di una comunità intera che attendeva questa festa da 4 anni.

La festa è stata il culmine di un mese e poco più di appuntamenti che hanno fatto di Palmi il punto di riferimento della provincia reggina, con ospiti di fama nazionale e internazionale che hanno regalato visibilità a tutta la Regione. Si pensi, ad esempio, al concerto (sfortunato) di Tony Hadley, caduto poco prima di salire sul palco: le notizie dell’incidente a Palmi e dell’intervento a Lamezia Terme hanno fatto il giro del web, così come il drammatico racconto di Loredana Berté.

Ogni sera migliaia di persone hanno affollato bar e ristoranti, riempito piazze, cantato e ballato. Insomma, una Palmi così nessuno probabilmente l’aveva mai vista.

Adesso, mentre l’euforia per la festa fa fatica a scemare, è necessario riflettere su cosa poteva funzionare meglio e invece ha “zoppicato”.

È innegabile che alcune criticità sono sotto gli occhi di tutti; si pensi ad esempio alla carenza idrica, di servizi igienici adeguati, di posti letto (da un censimento di qualche anno fa risultano circa 1300 posti letto che, probabilmente, negli ultimi tempi sono leggermente aumentati) e – non ce ne vogliate – di parcheggi che ha messo in crisi la viabilità soprattutto nelle serate con maggiore presenza di persone.

La pulizia delle strade rappresenta un altro tasto dolente. Purtroppo non è sempre è stata impeccabile, sia al centro che nelle zone più periferiche, in alcuni punti i cattivi odori che si sprigionavano da alcuni punti erano nauseabondi.

Se Palmi ha la pretesa di voler diventare punto di riferimento per il turismo, non può permettersi di fare passi falsi e deve iniziare a pensare a come attrezzarsi al meglio. Posti letto in hotel e b&b devono per forza di cose aumentare, il Comune deve investire per migliorare il servizio idrico, l’illuminazione nei quartieri e potenziare la pulizia delle strade.

È solo migliorando questi servizi che si può dare continuità a questo trend positivo: siamo convinti del fatto che la Varia, unita al patrimonio che Palmi conserva, alle spiagge e ai sentieri, possa essere il futuro della città che negli anni è stata privata di alcuni uffici pubblici e ha visto le scuole accorparsi, colpa anche di una diminuzione del numero di iscritti dovuta al calo demografico.

È chiaro, però, che limitare la Varia a prodotto commerciale la renderebbe, come tutti i prodotti, a scadenza e come già scritto qualche giorno fa, bisognerebbe iniziare a pensare ad essa come ad un marcatore dell’identità palmese e calabrese.

La Varia ha resistito nel tempo grazie alle sue tradizioni ed ai personaggi che hanno portato il ricordo dei nostri avi; le cosiddette maestranze non sono dei semplici costruttori ma sono la storia che si tramanda, gli ‘mbuttaturi non sono dei semplici figuranti ma a ogni scasata essi rappresentano ciò che siamo sin dalla notte dai tempi: diversi e divisi quando si tratta di esprimere le proprie peculiarità ma uniti, unitissimi quando si ha un obiettivo comune.

La Varia è Palmi con le sue contraddizioni ma sempre bellissima.

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