Il 21 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’UNESCO nel 1999 al fine di celebrare e promuovere e la poesia come forma d’arte e strumento di dialogo tra le culture.
Dall’Età antica al Medioevo, fino all’Età moderna e ai giorni nostri, la poesia ha impreziosito la comunicazione e l’espressione umana, oltre ad aver assunto ruoli insostituibili nella trasmissione di una lingua, di tradizioni e storie popolari, ma anche di celebrazione e di denuncia civile.
La poesia è un’arte e, come tutte le arti, è pura bellezza, come tutte le arti è un dono delle sfere celesti.
La possiamo trovare ovunque, se sappiamo guardare attraverso i suoi occhi.
Anche sui marciapiedi delle strade dove a volte tra il cemento c’è un piccolo fiore o un filo d’erba, alberga la poesia.
La poesia è un frullato profumato di sentimenti, emozioni, amori dolori, gioie.
Sentimenti forti e grandi racchiusi in poche righe, o meglio versi.
Italo Calvino diceva che la poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere,
La poesia è luce, è cogliere l’essenza nascosta delle cose.
Solo chi guarda il mondo attraverso i suoi occhi può cogliere la bellezza e il divino.
Nella giornata mondiale della poesia, voglio ricordare la poetessa palmese Ermelinda Oliva, considerata una poetessa raffinata, sensibile, espressiva e genuina.
Ma posso affermare che a Palmi abita la poesia.
Essa abita nell’affaccio di Villa Mazzini e nella Guardiola a Villa Repaci.
La poesia viaggia nella magia del Sant’Elia luogo dell’anima, a volte luogo di dolore e nostalgia, ma sempre bellezza infinita.
Nei magici tramonti d’estate, quando le cicale cantano gioiose e i grilli intonano le loro serenate, la poesia scrive alla luna con l’inchiostro delle stelle.
In autunno le foglie ingiallite formano un tappeto d’oro, dove i versi nascono al suono del vento.
La poesia dipinge i suoi versi al nel Parco Archeologico dei Taureani, svetta sulla torre Saracena, vestigia del tempo che fu.
Piange insieme a Donna Canfora e si riposa sullo scoglio dell’Uliveralla.
Vola insieme ai gabbiani sul mare infinita distesa d’azzurro.
Nell’incanto della Marinella, la poesia ricorda l’amore e il cuore diventa un labirinto intessuto di dolore. Un mare di lacrime dove le onde sono magici versi.
In questa giornata così importante, possiamo benissimo affermare che la poesia abita a Palmi, e per questo auguro ai lettori di Inquieto Notizie di guardare il mondo sempre attraverso gli occhi della poesia, e anche il dolore più grande si trasformerà in bellezza.