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La nota di Schiavone sul consiglio comunale

Rosario Schiavone

Rosario Schiavone

Riceviamo e pubblichiamo:
In merito al consiglio comunale di ieri vorrei evidenziare quanto segue.

Su chi sia o non sia il leader dell’opposizione, non penso sia questa la prima preoccupazione oggi dei Gioiesi, che hanno votato contro l’amministrazione uscente, salvo trovarsene una nuova che però copia gli atti della vecchia ma sopratutto replica in pieno le scelte sulla disposizione del personale.

Ad ogni modo non abbiamo condiviso questo tipo di approccio della maggioranza all’approvazione del bilancio, strumento fondamentale per il funzionamento dell’ente.

Come è stato ampiamente ribadito sia dal sindaco che da altri ‘autorevoli’ esponenti di questa amministrazione, il loro recente insediamento e lo ‘slittamento’ a metà agosto della approvazione del ‘preventivo’ ha di fatto ridotto i tempi per una sua stesura e costretto la maggioranza a ‘copiare’ quello dell’anno precedente.

Non credo questa possa essere una valida motivazione per votare un bilancio, non solo, non credo che si possano notificare atti la mattina stessa del consiglio o il giorno prima.

Nonostante tutto, coerentemente ai nostri propositi di collaborazione e di non creare inutili ostruzionismi, abbiamo responsabilmente preso posto in aula chiedendo un rinvio, che ci consentisse una adeguata visione degli atti. Non solo questo non ci è stato accordato, non solo ci è stato chiesto di votare per dei verbali che non c’erano, ma il Sindaco come chiosa a questa vicenda alquanto insolita, ci ha chiarito che se i punti rinviati dal consiglio precedente non erano stati inseriti in questo ordine del giorno, e segnatamente quello riguardante la nomina delle commissioni consiliari, era perché egli stesso aveva chiesto agli uffici di soprassedere in attesa che fossero presenti tutti i consiglieri.
Balle.
In realtà, era già abbondantemente trapelato da una maggioranza granitica, ma certamente non impermeabile, la volontà di modificare prima il regolamento comunale che ancora prevede l’esistenza del monogruppo per poi nominare le commissioni, naturalmente con equilibri mutati.

Il che non è detto che sia sbagliato.
Quello che è sbagliato invece, è pensare di poterci prendere in giro.
Su chi ha ragione e chi torto, lo vedremo a consuntivo. Se correre vi fa sbagliare, fermatevi ogni tanto.

Rosario Schiavone
Consigliere comunale di Gioia Tauro

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