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La musica di IbicoLab allieta le serate d’estate

Quattro giorni con la testa tra le note quella organizzata dall’Associazione Musicale IbicoLab: dal 28 al 31 Luglio, il Centro “Giovanni Paolo II” (ex consultorio familiare) di piazzale Ibico, diverrà una grande officina musicale di didattica e concerti a cui potranno partecipare adulti e bambini a partire dai 7 anni.

Al mattino si terranno lezioni di strumento, canto corale, propedeutica musicale, master class, e laboratori di musica pop (a cura della maestra di canto moderno Giorgia Braganò, Rocco Cannizzaro e Lorenzo Caristi) e d’insieme. Per le lezioni di strumento, gli studenti potranno scegliere tra un’ampia offerta formativa: violino, clarinetto, sax, chitarra classica, batteria e percussioni, tromba (a cura del maestro Pietro Maida); flauto traverso (maestro Alessandro Carere); contrabbasso e basso col Maestro Davide Sergi e fisarmonica a cura di Rocco Cannizzaro.

La sera invece, sarà il momento dei concerti: il 28 e il 29 si esibiranno i maestri, il 31 gli allievi del Campus.

La manifestazione si è aperta ieri, 28 luglio, con il percussionista Daniele Durante, la flautista Valeria Lisciotto ed il soprano e docente di canto lirico Tabita Romano, accompagnata dal pianista Luca Moro; questa sera, 29 Luglio, l’officina di piazzale Ibico donerà al pubblico le piacevoli note del maestro di pianoforte e canto corale Daniele Ciullo, del sassofonista Gianluigi Lombardo, di Diletta Franco al violino ed Eletta Franco al violoncello; della docente di chitarra Fernanda Fagà e del maestro di clarinetto Gianluca Gagliostro.

Inoltre giorno 30 alle ore 19:00, grazie alla  collaborazione dell’associazione “Fogghi di Luna”, gli alunni e i docenti di Ibicolab si esibiranno alla Guardiola di Villa Repaci. In questa splendida cornice versi e musica si alterneranno per salutare il sole al tramonto.

Il 31 Luglio, a chiusura del Campus, ci sarà il concerto degli allievi al centro “Giovanni Paolo II”, i quali o approcciandosi per la prima volta o perfezionando uno strumento, potranno dire di aver passato quattro giorni “con la testa fra le note”

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