A Peppe e Marilena.
Dieci anni con “La Danza della Vita”. È un “ballo” dal ritmo incessante, quello della Onlus di Palmi, che negli anni ha cercato di rendere meno doloroso il percorso di tanti malati oncologici, li ha indirizzati verso percorsi di cura migliori, ha alleviato le loro ferite attraverso la terapia domiciliare garantita da una generosissima équipe medica di dottori, infermieri e fisioterapisti; ha sostenuto psicologicamente grazie al supporto della psiconcologa non solo i pazienti ma anche i familiari, e cerca di colmare il vuoto lasciato dai più sfortunati che ci hanno lasciato: spesso le famiglie sono sostenute solo nei periodi iniziali, nel tran tran di lutto e funerali, mentre c’è tutto un domani da danzare, bisogna reimparare i passi. E la presidente Maria Anedda, nei suoi dieci anni di associazione, ha voluto rendere il periodo della malattia di ognuno non una danza macabra solitaria in attesa della morte, ma un ballo di gruppo, in cui tutti si stringono le mani e si cerca, che sia l’esito felice o triste, di rendere il suo ritmo più gioioso possibile. Ecco perché è necessario far festa per questi dieci anni, nonostante le tante perdite in questi anni, tra volontarie e pazienti.
Una festa svoltasi sabato 11 febbraio alle 15:30, nella sede dell’Associazione in Via Mazzini di Palmi -nel contesto della “Giornata del Malato”- che ha visto coloro che negli anni l’hanno supportata e vista crescere, come la dottoressa Paola Serranò, fondatrice dell’Associazione e dirigente dell’Asp Reggio Calabria per le cure Palliative o il dott. Giovanni Calogero, grazie al quale le donne possono fare prevenzione grazie alla presenza di un ecografo in sede.
Ma la danza non si ferma qui: un’idea della combattiva volontaria Anna Gagliostro e dell’artista Carmela Barbera ha permesso la creazione, in una stanza adiacente alla sede dell’Associazione, della prima “Banca della Parrucca” in Calabria, un angolo in cui le donne possano usufruire gratuitamente di parrucche e turbanti, che acquistate hanno un ingente costo. La “Banca” è stata inaugurata proprio durante la festa di anniversario della onlus, l’11 febbraio, con tanto di taglio del nastro a cui hanno partecipato il Sindaco Giuseppe Ranuccio, il Consigliere Regionale Giuseppe Mattiani, Don Silvio Mesiti, assieme a Maria Anedda, Carmela Barbera ed Anna Gagliostro, che si è resa anche modella per un giorno indossando una delle parrucche e posando per il fotografo amatoriale Alessio Marincola.
La Gagliostro ha voluto prendersi personalmente cura di questo luogo, rimarcandone il significato: “La perdita dei capelli implica un trauma psicofisico ed economico notevole, e ricevere una parrucca gratuitamente aiuta le donne a riconciliarsi con la propria immagine evitando che si chiudano in sé stesse e si sentano deturpate”. Ma come funziona la banca della parrucca? Ovviamente le parrucche non vengono create ex novo: questa procedura è già effettuata dall’azienda romana Tricostarc in collegamento con tutti i parrucchieri d’Italia, dove è possibile donare una treccia di capelli dai 25 cm in su.
La banca della parrucca invece riutilizza quelle già adoperate dalle pazienti che o per guarigione o per altri motivi non sono più utilizzate e vengono dunque restituite. In questa fase entra in gioco Spazio Hair and Body by Tocco Magico di Carmela Ciappina, la cui squadra provvede a rigenerare e sanificare la fibra capillare delle parrucche ridonando lucentezza e vitalità al capello: sono dunque pronte per essere usate. Della decorazione artistica degli ambienti, si è invece occupata Carmela Barbera: “Ho rappresentato la sequenza del rifiorire della malattia dai colori scuri fino al rifiorire, ma dedico i quadri a chi non ce l’ha fatta”. Anche la “sua” Marilena, sorella istruttrice di nuoto scomparsa a soli 36 anni, coltivava i suoi giovani allievi come fiori, insegnando loro a brillare non lasciandosi dominare dall’oscurità di malesseri giovanili o competizioni malsane. Per questo la stanza prevale di luce e colore, come era Marilena, presente come era lei, viva e luminosa.
Altri “fiori tenaci” presenti all’evento, le associazioni di Reggio, come Linfovita, rappresentata da Sabrina Collura; o la Compagnia delle Stelle di Reggio, che sostiene con amore i pazienti pediatrici, la cui Referente Antonietta Romeo rappresenta da poco anche la Federazione Oncologica di Roma della Favo Calabria; o da Cinzia Sassi, da dieci anni attiva alla Csto f Sostegno Territoriale Oncologico di Reggio Calabria -ed attivissima tra l’altro nei centri d’ascolto- e la Onlus rosarnese “Nasi Rossi Con Il Cuore” presieduta da Luana Corica. Sempre presente poi, per le associazioni palmesi, Saverio Pititto che con la sua Prometeus è da sempre al fianco della “Danza”. Oltre ai già citati Dott.ssa Paola Serrano’ e al dott. Giovanni Calogero, tutti i membri dell’équipe multidisplinare medica sono stati insigniti di una piccola targa: la dott. ssa Tiziana Gerace, il dott. Francesco Loria, la dott.ssa Lella Scolaro, il dott. Rosario Ortuso; gli infermieri Bruno Galletta e Nino Pace; e il fisioterapista Guerino Orlando. Presenti inoltre alla manifestazione tutte le volontarie, e molti membri dell’amministrazione comunale, come il Presidente del Consiglio Francesco Cardone, l’Assessore al Turismo Giuseppe Magazzù, l’Assessore alle Politiche Sociali Denise Iacovo, il vicesindaco Solidea Schipilliti e il Sindaco Ranuccio, che ha consegnato una targa in onore di Maria Anedda e del suo costante impegno: “è solo grazie a persone come te”, ha dichiarato, rivolgendosi alla presidente della Onlus, “che si limitano i danni dei viaggi della speranza, voi lo fate da anni lontano dai clamori. Grazie Maria, a nome di tutta l’amministrazione, soprattuttto da parte degli uomini”.
A queste parole si accoda il consigliere regionale Mattiani: “Dieci anni fa anni abbiamo dato la prima casa a questa associazione, ringrazio Maria e il dott. Calogero. Oggi l’inaugurazione della banca della parrucca è la prosecuzione della legge di bilancio (200milla euro di beneficio per l’anno 2023/2024) che favorisce chi perde i capelli a causa del cancro: io la chiamo una legge di civiltà. Dovremo discutere prossimamente gli sviluppi in consiglio regionale anche sulla legge a sostegno dei caregiver.
Conclude Don Silvio Mesiti: “Maria è un esempio di carità e di amore, così come le molte persone che hanno privato sé stesse. Io vi ringrazio perché credo che siate capace di coinvolgere le persone credendo che la vita sia una predica credendo nella vera partecipazione di tutti quanti”.
Dieci anni di danza continua, di amore in circolo, che si dimostra anche donando una parrucca, dipingendo una tela per una persona amata, o continuando a curare anche quando non c’è più speranza. Perché l’amore va oltre la cornice della morte. Continua a danzare.