Arrivano da Bulgaria, Polonia, Portogallo, Irlanda e Turchia i partners del progetto europeo “Escape to well-being” per discutere con il gruppo Italiano e aggiornare tutti i partecipanti membri sull’andamento del progetto e sulla bozza dell’Applicazione mobile “Well-being,” sviluppata in questi mesi da tutti i membri con il supporto tecnico del Portogallo, nella quale hanno partecipato più di duecento studenti dei paesi coinvolti, tra i quali i ragazzi del Liceo Rechichi di Polistena che, attraverso vari incontri scolastici tenuti sul benessere e salute mentale post pandemia, hanno dato un contributo fattivo alla ricerca posta alla base del progetto europeo Erasmus plus.
Saranno giorni intensi che vedranno gli studenti della scuola polistenese ancora una volta protagonisti il 19 aprile, quando una nutrita delegazione del Liceo Rechichi si incontrerà con tutto il team, allo scopo di dare il proprio apporto alla ricerca, grazie ai loro suggerimenti riguardo il benessere delle giovani generazioni.
Il gruppo italiano, facente riferimento alla Cooperativa Futura di Maropati, sarà guidato dallo psicologo clinico John B. Curcio e dal Presidente della Cooperativa Lorenzo Sibio, affiancati da Gigi Gargano, Daniela Laurito e Rugeria Gallizzi che insieme ai ricercatori provenienti dalle varie realtà europee interessate, Vilislava Metodieva, Valentina Alexieva e Boyka Borisova per la Bulgaria, Ewa Demczuk e Bartek Rzetkiewicz per la Polonia, Fatima Pais e Luis Soares per il Portogallo, Betsy Aidinyantz e Christine Eastman per l’Irlanda, Pina Sancaktutan, Serkan Kulez e Ozlem Tekyildiz per la Turchia, discuteranno dei progressi, dei risultati e del controllo qualità, al fine di monitorare le attività dei vari gruppi e programmare gli step successivi, oltre a pianificare l’incontro finale previsto per fine anno.
Il progetto “Escape to well-being” parte da una profonda analisi post pandemica della crisi sanitaria, sociale ed economica che viene aggravata dalla precaria condizione della salute psicologica, la cui dimensione ed i cui effetti sono ancora imprevedibili. Naturalmente non tutti saranno colpiti allo stesso modo. I rischi saranno maggiori a seconda dell’età, del sesso, della professione, delle variabili personali e dallo stato socioeconomico. Tuttavia, gli studi indicano che le persone sotto i 30 anni sono quelle principalmente a rischio per lo sviluppo di problemi riguardo la salute psicologica, con probabile insorgenza di varie problematiche tra cui ansia, depressione, varianti di umore, esaurimento emotivo, disturbi del sonno e stress post-traumatico.
La consapevolezza di questa situazione è alla base di questa partnership, nata per dare un contributo alla mitigazione di tali situazioni. Infatti questo progetto si pone tra gli obiettivi alcune risposte fondamentali agli stati di disagio, quali la promozione della cittadinanza attiva, dello spirito di iniziativa dei giovani e dell’imprenditorialità giovanile, compresa l’imprenditorialità sociale. Nei mesi scorsi, con la partecipazione degli studenti, è stato effettuato un primo processo di analisi, con l’identificazione di una serie di bisogni che necessitano di essere affrontati. Saranno proprio i problemi e i bisogni venuti alla luce dai risultati della ricerca che saranno al centro degli approfondimenti del gruppo transnazionale.
Un bel po’ di lavoro da svolgere, quindi, per la Cooperativa Futura che dopo le collaborazioni con l’Università di Mosca e con la Finlandia, allarga sempre più le sue prospettive. I risultati ottenuti al termine di questa sessione di lavoro, porteranno allo step conclusivo del progetto che vedrà ancora una volta il gruppo di lavoro incontrarsi in Polonia per il perfezionamento e il lancio di una nuova applicazione che avrà lo scopo di misurare il grado di benessere delle giovani generazioni.