Riceviamo e pubblichiamo:
«Apprendo sgomento dell’intimidazione perpetrata da ignoti ai danni del palazzo comunale di Delianuova. La bomba ad alto potenziale fatta esplodere davanti il portone del Municipio, che è la casa dei cittadini, è l’ennesimo segnale d’allarme per tutte le forze positive del nostro territorio».
È un Alessandro Cannatà, sindaco di Cittanova, molto preoccupato quello che commenta i fatti di Delianuova. Nella notte, ignoti, hanno fatto esplodere davanti la sede comunale dell’importante centro pianigiano un ordigno ad alto potenziale che ha danneggiato portone e atrio antistante.
«Esprimo la mia personale solidarietà, e quella di tutta l’Amministrazione comunale di Cittanova, al sindaco di Delianuova, Rocco Corigliano ed ai suoi collaboratori. Non è con le bombe e la violenza che si piegano gli amministratori sani della Piana»
Riportiamo inoltre integralmente la lettera che il sindaco Cannatà ha inviato al suo collega di Delianuova:
Caro Sindaco, la presente per esprimerti, a nome mio personale e dell’Amministrazione Comunale di Cittanova, la solidarietà per il gravissimo atto intimidatorio perpetrato ai danni dell’Istituzione da te rappresentata.
Con la presente intendo ribadire la ferma condanna verso queste forme di violenza, in particolar modo quando queste colpiscono chi affronta, con rigore e coerenza, il proprio impegno quotidiano nelle istituzioni e nella politica.
Avverto altresì la necessità di invitarti a non cedere alle intimidazioni delinquenziali e proseguire, con il consueto impegno, nella tua attività amministrativa finalizzata a perseguire condizioni di benessere e di sicurezza per la comunità di Delianuova.
Sono fermamente convinto che, nonostante il clima di viva preoccupazione che si sta creando nella piana e che colpisce chi ha responsabilità nella pubblica amministrazione, occorre raddoppiare gli sforzi in difesa delle istituzioni e dei valori della democrazia e della libertà.
Non saranno certamente le bombe ad imbrigliare le coscienze; così come non saranno i rigurgiti di una criminalità mai doma ad interrompere il percorso di legalità e di rinnovamento avviato nella nostra terra.
Siamo altresì convinti che il gravissimo episodio dell’altra notte debba spingerci ad una riflessione congiunta che coinvolga non solo le istituzioni ma anche tutte le forze politiche e sindacali e, soprattutto, la società civile.
Occorre, in altri termini, riflettere sulla recente spirale di violenza per individuare risposte che, lungi dall’essere estemporanee in quanto frutto dell’emotività del momento, abbiano la capacità di ristabilire, anche nelle nostre città, i valori della civile convivenza.
Alessandro Cannatà