Gli anni Ottanta raccontati con un misto di nostalgia ed emozione: gli anni del Cornetto Algida e del Tempo delle Mele, degli amori nati in estate sulla spiaggia e delle lunghe passeggiate, dei sogni inseguiti con semplicità e senza troppe distrazioni.

Sono gli anni che Carmelo Costa in arte Melus Kaye racconta nella clip del brano dal titolo “Don’t leave me alone”, un pezzo le cui sonorità lente tipiche degli anni Ottanta si mescolano con sound dell’indie moderno, dando vita ad una melodia unica.

Alcune scene della clip sono girate a Palmi, la città d’origine di Melus Kaye: i luoghi individuati dall’artista si sono rivelati perfetti per raccontare questo brano dal sapore dream pop.

Melus Kaye ha origini palmesi sebbene viva in Trentino-Alto Adige. È un polistrumentista, nel senso che è «l’unico artefice delle composizioni», come ama dire; egli, infatti, scrive, canta, arrangia e poi incide le sue idee totalmente da solo.

Un aspetto importante del suo stile è il voler dare concretezza alla definizione di musica di massa: «l’arte della musica deve essere altruista e mai egoista – ci racconta – Musica di massa non significa necessariamente che è fatta per chiunque, bensì che può toccare il cuore di tutti se fatta rispettando alcuni criteri. Prendiamo il caso della musica rock: può non piacere a tutti ma se suonato bene riesce a far ballare anche i più scettici».

Non è la prima volta che Melus fa emergere il suo legame con Palmi; nel 2021 ha rilasciato il brano “Story i stu pianeta”, cantato sia in inglese che in dialetto calabrese, insieme alla vocalist palmese Annarita Guglielmo; si tratta di un brano in cui le sonorità folkloristiche calabrese si intrecciano con il rock e con il sound celtico del Nord Europa.

Il nuovo brano di Melus uscirà a fine agosto e siamo certi che sarà un tuffo in quegli anni belli e lenti, in cui più di oggi si sapeva apprezzare e gustare la bellezza di ogni singolo momento.