Il Tribunale della Libertà di Catanzaro, in accoglimento dell’ appello proposto dall’avvocato Giuseppe Alvaro, difensore di Rocco Cutrì, ha concesso gli arresti domiciliari al 37enne di Sinopoli, che si trovava in carcere a Vibo Valentia per la tentata importazione in Italiadi 100 kg di cocaina proveniente dalla Colombia.
Rocco Cutrì era stato arrestato il 24 gennaio 2017 a seguito di un’ordinanza cautelare emessa dal Gip di Catanzaro nel procedimento penale denominato “Stammer”, e condannato in primo grado alla pena di sette anni e sei mesi di reclusione.
In attesa della celebrazione del secondo grado di giudizio dinanzi alla Corte di Appello di Catanzaro, che non è stato ancora fissato, l’avvocato Alvaro aveva presentato istanza di arresti domiciliari al Gup di Catanzaro, che tuttavia l’aveva respinta, ritenendo immutate le originarie esigenze cautelari.
Successivamente il difensore di Cutrì ha proposto appello al Tribunale della Libertà catanzarese, sostenendo che la sentenza di primo grado aveva ridimensionato la gravità dei fatti contestati, poiché, sul presupposto che Cutrì avrebbe dovuto essere destinatario di un quantitativo minore di sostanza stupefacente, aveva escluso la circostanza aggravante dell’ingente quantità e riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche.
La difesa, inoltre, ha valorizzato l’assenza, a carico dell’imputato, di precedenti penali specifici in materia di droga, l’inesistenza di legami associativi e il suo corretto comportamento processuale.
Il Tribunale di Catanzaro, condividendo gli argomenti difensivi, ha accolto l’impugnazione cautelare e ha concesso al giovane sinopolese gli arresti domiciliari presso la propria abitazione.