GIOIA TAURO – Il Partito Democratico della Piana di Gioia Tauro è contrario all’accorpamento tra l’autorità portuale calabrese e quella di Messina. E’ questo il messaggio lanciato nel corso di una conferenza stampa, che si è svolta nella sede gioiese del partito, dal coordinatore pianigiano Michele Galimi e dai consiglieri comunali gioiesi Aldo Alessio e Francesca Altomonte.
“La nostra posizione è chiara da anni – ha esordito Galimi – e non è cambiata. Noi siamo per un’autorità portuale calabrese, la cui sede naturale, considerata l’importanza ed il ruolo del porto è Gioia Tauro”.
Galimi ha ribadito in più occasioni che sia la federazione provinciale con il segretario Sebi Romeo, che il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, sono sulla stessa lunghezza d’onda e ha aggiunto che nei prossimi giorni una delegazione incontrerà il vicesegretario Guerini per ribadire le ragioni del no all’accorpamento con Messina. “Oliverio e Romeo – ha dichiarato il coordinatore – sono determinati a scongiurare il trasferimento della sede dell’Autorità portuale e sono con noi in questa battaglia”.
“In altri tempi – ha dichiarato Aldo Alessio – certe proposte non avrebbero trovato spazio. Oggi purtroppo paghiamo la debolezza del nostro territorio. L’idea di accorpare l’Autorità Portuale della Calabria a quella di Messina è aberrante. E’ una proposta fatta a tavolino contro ogni logica”.
“Sono sempre stato aperto al ragionamento ed ho sempre evitato il campanilismo – ha proseguito l’ex sindaco – e anche in questo caso è il ragionamento che mi spinge a rifiutare questa impostazione. Gli accorpamenti non hanno mai portato cambiamenti significativi ed i rapporti di forza tra la nostra provincia e Messina sono troppo sbilanciati. La proposta – ha concluso – non è accompagnata da alcuna strategia in grado di portare miglioramenti alla portualità calabrese”.
Sulla questione nel pomeriggio era intervenuta anche la Cgil (leggi la nota) che ha invece dichiarato che “l’accorpamento dell’Autorità portuale di Messina con quella di Gioia Tauro non è una penalizzazione ma può rappresentare una vera e propria opportunità”. Secondo il sindacato guidato dalla Camusso “chi lavora all’integrazione dell’Area dello Stretto difficilmente troverà giustificazioni per contestare uno strumento che integra, unisce e valorizza il territorio”.