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IL CASO – Varia di Palmi, presentata un’interrogazione parlamentare su bilancio e accesso agli atti minoranza

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Approda addirittura alla Camera dei Deputati la vicenda del bilancio della Varia di Palmi, documento dell’edizione 2023 che la Fondazione, organizzatrice dell’evento, avrebbe dovuto divulgare entro il 30 aprile (in realtà ha poi chiesto una proroga al 30 giugno per via di un disguido all’Agenzia delle Entrate) e di cui ancora oggi la città non ne conosce il contenuto. Né si sa se realmente esiste.

Un po’ come l’Araba fenice: “che vi sia, ciascun lo dice, dove sia, nessun lo sa”.

L’interrogazione a risposta scritta porta la firma del deputato Ettore Rosato di Azione ed è stata depositata il 31 luglio scorso, indirizzata al Ministro dell’Interno.

Richiamando la nascita della Fondazione, avvenuta con atto notarile del 9 giugno 2023, il deputato Rosato ricorda che «tra i soci figurano il Comune di Palmi, nonché il sindaco in carica del comune di Palmi come presidente onorario, il quale partecipa alle riunioni del Consiglio di amministrazione senza diritto di voto».

Un passaggio chiave questo per Rosato: il sindaco non può non essere al corrente di questa situazione, e pertanto non è accettabile l’assenza di risposte alle interpellanze poste dai consiglieri di minoranza sull’argomento.

«Dopo l’edizione 2023 della Varia – si legge nell’interrogazione parlamentare – sarebbe emerso un preoccupante quadro debitorio della Fondazione nei confronti di chi avesse svolto attività lavorativa ai fini della realizzazione di spettacoli, concerti, dell’allestimento di luminarie e altri eventi di intrattenimento durante il periodo estivo. Sono stati numerosi i solleciti delle opposizioni, indirizzati al sindaco e all’amministrazione, a chiarire, la situazione debitoria. A marzo 2024 il sindaco, rispondendo a un’interpellanza in consiglio comunale, dichiarava che il bilancio sarebbe stato pubblicato dalla fondazione dopo il 30 aprile 2024, che corrisponde al termine previsto dallo statuto per l’approvazione del bilancio 2023».

Trascorso questo termine, il 15 maggio 2024 i consiglieri di minoranza hanno presentato una richiesta di accesso agli atti “per poter prendere visione ed ottenere copia del bilancio della Fondazione Varia di Palmi Ets, nonché della relazione sull’attività svolta, sulle questioni in corso e sugli indirizzi e linee guida programmatiche che intende seguire”.

Quindi, nel corso del consiglio comunale del 12 giugno 2024, il sindaco ha riferito di un errore di apertura di duplice cassetto fiscale presso l’Agenzia delle Entrate assicurando che il Consiglio di amministrazione della Fondazione, convocato il 29 aprile 2024, aveva deliberato di prorogare il termine per l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2024.

I consiglieri di minoranza, non avendo ricevuto alcuna notizia, il 12 luglio 2024 hanno richiamato la richiesta di accesso agli atti da loro già presentata, senza comunque ottenere risposta.

Si legge ancora: «Durante il consiglio comunale del 20 luglio 2024, i consiglieri di minoranza interrogavano nuovamente il sindaco sulla redazione e trasmissione del bilancio della Fondazione nei termini stabiliti, ma a ciò è corrisposto un ulteriore silenzio che ha spinto l’opposizione ad abbandonare l’aula consiliare».

«Appare inverosimile – osserva il deputato – che il sindaco, nonché presidente onorario che partecipa alle riunioni del Consiglio di amministrazione della Fondazione, non sia a conoscenza dell’attività della Fondazione e non abbia gli elementi per fornire una risposta, pur sommaria ma pertinente, anche in forma orale, durante un consiglio comunale».

Il 28 luglio 2024, a seguito del mancato riscontro alle reiterate richieste, i consiglieri di minoranza, per poter espletare le proprie prerogative, hanno inviato al Prefetto di Reggio Calabria una lettera formale richiedendo di “poter essere resi edotti, sulle vicende» relative al bilancio della Fondazione e di poter essere messi nelle condizioni di poter accedere per visionare ed estrarre copia”.

Al ministro dell’interno, il deputato Ettore Rosato chiede «quali iniziative di competenza intenda adottare, anche attraverso la competente Prefettura territoriale, al fine di verificare l’effettivo rispetto delle prerogative dei consiglieri comunali di minoranza a seguito della presentazione da parte degli stessi di atti di sindacato ispettivo e richiesta di accesso agli atti, considerato l’obbligo di risposta, di cui all’articolo 43, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonché di acquisire informazioni in ordine alle motivazioni per cui il comune di Palmi, socio fondatore della Fondazione Varia di Palmi ETS, e il sindaco in carica del comune di Palmi, presidente onorario della predetta Fondazione con diritto di partecipazione al consiglio di amministrazione, non siano nelle condizioni di fornire alcun riscontro in merito al bilancio citato in premessa, anche al fine di verificare che sullo svolgimento dell’attività del comune di Palmi e del sindaco nell’ambito della fondazione, sia assicurata la trasparenza dell’azione amministrativa».

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