Riceviamo e pubblichiamo:
È confermato lo sciopero di 8 ore dei lavoratori della Lirosi Autoservizi, che le Organizzazioni Sindacali di Filt-Cgil, Uiltrasporti e Faisa hanno proclamato per il 13 ottobre 2015 a seguito delle mancate soluzioni rispetto gli accantonamenti del TFR nel fondo Priamo.
A tal proposito anche lo stesso sindacato autonomo Sul ha voluto esprimere appoggio alla protesta dei confederali e sensibile ai problemi dei lavoratori agirà per il buon esito e la risoluzione dei problemi comuni, dal canto nostro non vi è dubbio che unire le forze sindacali vuol dire remare tutti per il raggiungimento di quella serenità lavorativa ed economica che manca da troppo tempo per i lavoratori Lirosi Autoservizi.
Da circa cinque anni, di fatto non vengono versati al fondo le quote di accantonamento previste per la previdenza complementare oltre che le quote di adesione dei dipendenti e dell’azienda ed è chiaro che ormai la parte economica non versata è diventata importante.
Nei vari incontri il sindacato a proposto alcune soluzioni alla Direzione Lirosi, quali; un piano di rientro contestualmente all’inizio dei versamenti del primo mese corrente utile.
Il tutto per cercare di frenare un dissanguamento che porterebbe la Lirosi Autoservizi all’autodistruzione in tempi brevi e/o la perdita economica dei dipendenti, che oggi non possono utilizzare nei casi di emergenza e necessità.
Tali proposte ad oggi non hanno trovato riscontro con rinvii e notizie poco certe sulle procedure da attivare per ridurre il gap.
Non ultima la preoccupazione, che si somma allo stato della vertenza, è la cronicità diventata oramai allarmante delle mancate retribuzioni nei tempi previsti, il prossimo lunedì 12 ottobre c.a. è la data dell’erogazione stipendiale della mensilità di settembre, ma già la Direzione, in sede di Prefettura di Reggio Calabria non ha dato certezza sulla data degli accrediti.
Tale condizione di insicurezza pone in difficoltà i lavoratori e le proprie famiglie, che di fatto non hanno la sicurezza di poter sostenere le spese di prima necessità.
Di certo avremmo voluto evitare il conflitto, ma contestualmente rimarchiamo come l’azione dello sciopero è necessaria in attesa di nuova convocazione, auspicando un percorso atto alla definizione di un accordo soddisfacente nel rispetto dei diritti, delle norme e dei contratti.
FiltCgil – Domenico Laganà
Uiltrasporti – Giovanni Laganà Faisa Cisal – Franco Elia