GIOIA TAURO – Non hanno digerito un’altra giornata di corsi, l’ennesima da circa dieci mesi, effettuata senza ricevere l’indennità prevista dall’accordo dello scorso luglio.
Per questo i lavoratori di Mct hanno deciso di alzarsi dai banchi e di sostare nei corridoi del Cefris, per protestare.
Secondo gli accordi, la frequenza dei corsi professionali avrebbe garantito ai lavoratori un’integrazione di 240 euro al mese alla cassa integrazione.
Dallo scorso agosto però questi fondi non sono stati erogati a eccezione di una sola mensilità a dicembre, pagata da Mct.
Le prime ore di protesta sono state caratterizzate da grande confusione. Le proposte si sono seguite in maniera veloce e allo stesso modo sono state bocciate. E’ stato valutata l’idea di un blocco stradale, quella di un presidio all’Autorità portuale e infine anche la possibilità di spostarsi alla Regione a Catanzaro.
Alla fine, grazie alla mediazione dei rappresentanti sindacali, i lavoratori hanno deciso di restare all’interno del Cefris per far proseguire pacificamente l’agitazione.
La delusione per i mancati pagamenti dell’indennità si somma alla paura per il proprio futuro. Tra pochi giorni infatti i sindacati incontreranno l’azienda per ridiscutere l’accordo dello scorso anno e capire quali siano le prospettive dello scalo gioiese.
Bisogna ora capire se quello di oggi è solo un segnale lanciato alla Regione da parte dei lavoratori o se l’agitazione proseguirà fino a quando le indennità non saranno pagate.
Lucio Rodinò