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I Comuni della Metrocity si colorano con la street art

Un murales realizzato a Cinquefrondi

Prosegue il programma di “Street Art” promosso dalla Città Metropolitana e che sta riempiendo di colore e bellezza numerosi spazi all’aperto dei nostri Comuni. Le opere, infatti, stanno prendendo forma e gli artisti si stanno distinguendo per capacità, professionalità ed una spiccata dote creativa che diventa elemento essenziale per la valorizzazione dei territori.

Il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, fa il punto della situazione sul progetto che vede coinvolti molti Comuni metropolitani e decine di artisti locali, celebri per aver realizzato altri ed importanti lavori nel resto d’Italia.

«In questi giorni – ha affermato Quartuccio – le strade delle nostre città e dei nostri antichi borghi si stanno risvegliando circondate dalla bellezza e dal talento dei giovani impegnati a completare i loro murales. Le opere, via via, stanno vedendo la luce e vicoli spesso anonimi stanno tornando a risplendere di vita nuova». Un successo, quindi, per un progetto ritenuto «molto importante e sul quale l’amministrazione metropolitana – ha spiegato il consigliere metropolitano – punta in maniera sostanziale, forte del grande successo raccolto con l’esperienza dello scorso anno, quando diversi centri del comprensorio sono entrati in una “dimensione nuova” che ha visto la crescita di un turismo interessato a conoscere la storia e la vita di luoghi, miti e persone raccontate attraverso i murales».

«E’ da apprezzare – ha continuato il consigliere metropolitano – l’impegno e la cura degli street-artists, selezionati da un apposito bando, che hanno colto la lungimiranza dei sindaci nel voler riconsegnare nuova linfa ai loro Comuni sposando l’idea della Città Metropolitana, proiettata a promuovere una forma di d’arte diventata culto nel panorama artistico internazionale».

«L’obiettivo – ha aggiunto – può dirsi raggiunto e siamo impazienti, nelle prossime settimane, di poter visitare e guardare con i nostri occhi le opere complete. In questo modo, abbiamo voluto premiare la vitalità dei nostri artisti e, al tempo stesso, provare a stimolare processi di cittadinanza partecipativa attiva. E’ bello, infatti, riconoscere la partecipazione e la collaborazione che si sta creando, nelle fasi di realizzazione dei murales, fra i cittadini e gli artisti impegnati a rivitalizzare gli spazi. Si tratta, dunque, di un modo del tutto inedito per promuovere nuove forme di inclusione sociale e di educazione culturale, provando a contrastare le forme di vandalismo sui beni pubblici e privati della città».

«Ciò che ci interessa – ha concluso Quartuccio – è riuscire a ripensare i luoghi attraverso la realizzazione di percorsi artistici a cielo aperto, trasformare una strada in un piccolo museo con ricadute positive sull’intero territorio. Analizzando la passata esperienza, infatti, abbiamo riscontrato quanto sia efficace stimolare la curiosità proponendo murales che diventano, di per sé, attrattori da aggiungere persino in contesti ampiamente affermati sotto l’aspetto turistico locale. Le opere, oltretutto, hanno la particolarità di riuscire ad accrescere le identità, di rafforzare i sentimenti di orgoglio ed appartenenze nei cittadini che, attraverso i disegni ed i colori, riconoscono la loro storia e quella dei loro paesi. Insomma, sono tanti e molteplici gli aspetti positivi di un progetto sul quale abbiamo fortemente creduto ed investito, anche seguendo le linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà. Ringrazio, quindi, ogni amministratore che ha inteso promuovere la nostra azione e gli artisti che stanno portando a termine un vero e proprio lavoro d’interesse pubblico e sociale».

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