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Il gip rimette in libertà Antonino Pesce

Il tribunale di Palmi

Il tribunale di Palmi

Antonino Pesce
Antonino Pesce

PALMI – Si è svolto questa mattina nel carcere di Palmi l’interrogatorio di convalida dell’arresto di Antonino Pesce, classe ’82, arrestato il 26 ottobre con le accuse di lesioni aggravate, violazione di domicilio e porto abusivo di armi.

Al termine dell’interrogatorio svolto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palmi Fulvio Accurso, e dinanzi all’avvocato di fiducia di Pesce, Antonino Carmelo Raso, l’indagato è stato scarcerato. Il gip non ha infatti convalidato l’arresto, eseguito dai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, ed ha anche rigettato la richiesta di applicazione della custodia cautelare in carcere, avanzata dal pubblico ministero Francesco Ponzetta.

Antonino Pesce è finito in carcere perchè accusato di aver ridotto in fin di vita una donna, lasciata in una pozza di sangue; l’uomo è stato fermato in località Testa dell’Acqua da una pattuglia della radiomobile di Gioia Tauro. Antonino Pesce sarebbe entrato in casa della donna a Gioia Tauro, in via Nuova Castiglia, aggredendola brutalmente.

È stata proprio lei a chiamare il 112 in evidente stato di agitazione. Sono state le videocamere di sorveglianza di Gioia Tauro a permettere ai militari di risalire al percorso effettuato dall’uomo in macchina, andato via da casa della donna dopo l’aggressione. La vittima è stata trasportata all’ospedale di Polistena dal personale medico del 118, dove si trova ricoverata per trauma cranico, contusioni multiple e ferita lacero-contusa al capo.

Sul movente che ha scatenato l’aggressione sono in corso delle indagini.

 

 

 

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