Quattro serate nelle quali la gente del posto ha a turno preso la parola esprimendo quelle che sono le difficoltà con cui è costretta a vivere: povertà che deriva dalla mancanza di lavoro, le ostilità di chi non vive in zona e non li rende partecipi della vita attiva di tutti i giorni, la mancanza di momenti e di spazi di aggregazione giovanile, le problematiche legate alla chiesa di San Fantino, trasformata in un museo, nella quale oggi non è più consentito celebrare la santa messa.
Giovanni Barone, dopo aver ascoltato il presidente dell’associazione “Attivis”, don Vittorio Castagna, il parroco della parrocchia di Taureana, ed una donna residente nel quartiere, ha risposto alle problematiche sollevate.
“Vi dico subito una cosa: io non sento di aver mai mancato verso questo territorio – ha detto Barone – L’ente provincia, di cui faccio parte da diversi anni come consigliere, è stato presente più e più volte, in occasione di manifestazioni di vario genere, e anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, nella circostanza dell’inaugurazione del parco dei Tauriani anch io in qualità di consigliere della provincia, nonostante abbia creduto e proposto il finanziamento di quel progetto, non sono stato invitato”.
Barone ha poi aggiunto che è bene darsi delle regole per quanto riguarda la possibilità di celebrare la messa nella chiesa di San Fantino; “esistono luoghi sacri ovunque, nei quali si celebra messa e si svolgono visite guidate. Bisognerà cercare il modo per darsi degli orari, dei momenti, nei quali permettere la celebrazione eucaristica”.
Sulla questione legata alla sanità, Barone ha giustamente messo le mani avanti, spiegando che “la sanità non è più competenza dei comuni ma della regione, per cui l’unica cosa che possiamo chiedere è che il punto di primo intervento venga prorogato a 24 ore, o almeno, se deve rimanere aperto solo 12 ore, che lo aprissero di giorno”.
La delicata problematica dei posti di lavoro che mancano, soprattutto per i giovani, è stata l’ultima di quelle affrontate dal candidato di centro destra. “Io sono chiaro – ha detto – noi non possiamo dare lavoro ma possiamo creare le condizioni per favorire maggiore impiego, e questo può essere possibile grazie al Psc, al piano spiagge e a tutto l’economia che si mette in moto grazie a questi strumenti”.