GIOIA TAURO (15 settembre 2011) – L’ospedale di Gioia Tauro è nell’occhio del ciclone da questa stamattina, quando il sindaco Renato Bellofiore ha notato, all’interno della struttura gioiese, cumuli di rifiuti (Guarda la galleria fotografica) al di fuori dei cassonetti. Il primo cittadino, accompagnato dal vicesindaco Jacopo Rizzo e dal presidente del consiglio Domenico Cento, ha deciso di chiamare la Polizia Municipale per verificare che tra la spazzatura abbandonata non ci fossero materiali pericolosi.
I vigili hanno immediatamente recintato la zona e allertato Polizia di Stato e Vigili del Fuoco. All’esterno dei cassonetti c’erano due vecchi divani, una montagna di scatole di cartone e diversi mucchietti di cenere con i resti di bottiglie di vecchie flebo. Mentre i cassonetti contenevano alcune confezioni di plastica su cui era stampata la parola “corrosivo”.
Le forze di polizia hanno rapidamente ascoltato alcuni dipendenti dell’ospedale e appreso che le confezioni all’interno dei cassonetti contenevano, prima di essere buttate, candeggina per la pulizia dei pavimenti e acqua distillata. I vecchi divani sembra fossero utilizzati in precedenza al pronto soccorso.
«Quando ho visto una discarica di rifiuti speciali nel terreno dell’Ospedale – ha detto (Guarda il video) Bellofiore – sono rimasto esterrefatto. E’ una situazione inconcepibile in un paese civile. E’ la dimostrazione pratica che il commissario dell’Asp Rosanna Squillacioti ha lasciato uno degli ospedali più importanti del territorio in uno stato di totale abbandono. Ormai c’è un coro unanime – ha proseguito il sindaco – che chiede le sue dimissioni perchè non ha fatto nulla per Gioia Tauro e per la sanità nella Piana».
Nelle prossime ore dopo aver letto la relazione stilata dal comando della Polizia Municipale il sindaco potrebbe emettere un’ordinanza di pulizia della zona per motivi igienico sanitari.
Per il direttore sanitario Pasquale Mamone nei pressi dei cassonetti non c’erano rifiuti speciali ma solo normale spazzatura. «I cartoni sono stati bruciati nelle scorse settimane. – ha detto – Erano diventati tantissimi a causa del mancato ritiro da parte di Pianambiente e qualcuno ha appiccato un incendio. Il resto era semplice spazzatura. I rifiuti speciali vengono ritirati ogni due giorni da un’azienda convenzionata».
«E’ strano – ha concluso il direttore sanitario – che il sindaco sia venuto in ospedale e non mi abbia contattato neanche informalmente».
Lucio Rodinò