GIOIA TAURO (13 luglio 2011)- “Il più sublime lavoro della poesia è alle cose insensate dare senso e passione”. La frase di Giambattista Vico, è stata condivisa da un nutrito gruppo di persone che si è incontrato, ieri a Gioia Tauro, presso il ristorante Donna Nina al largo pontile, per ascoltare le poesie della poetessa gioiese Carmelina Giacobbe.
A organizzare e curare l’evento è stata Giuseppina Sofia. «Inizialmente leggevamo le poesie dell’amica Carmelina a casa mia, generalmente d’inverno – ha detto l’insegnante gioiese – ma quest’anno non è stato possibile. Così per ragioni di spazio e di tranquillità abbiamo deciso di trovare una sala, per leggere queste poesie durante l’estate, spargendo la voce abbiamo avuto molte adesioni tra le nostre amiche».
Nel corso dell’incontro ha preso la parola Maria Argiroffi che si è detta «lieta di poter intraprendere il viaggio dell’anima e dello spirito dentro la poesia».
“Figlio mio”, poesia premiata con il primo posto al premio “Dario Priscindaro” nel giugno scorso a Salerno, è stata la prima delle opere di Carmelina Giacobbe, lette da Carmen Orso.
Alle poesia in italiano sono seguite quelle in vernacolo calabrese, lette da Nella De Vivo.
Carmelina Giacobbe ha omaggiato le persone presenti alla serata, regalando una pergamena contenente una sua poesia dal titolo “ Le donne”.
Angela Angilletta