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Gioia: sequestrati quattro quintali di pesce non tracciabile

GIOIA TAURO – Quattro quintali di pesce sono stati sequestrati questa mattina a Gioia Tauro durante un operazione effettuata dalla Guardia Costiera e dagli agenti del commissariato di Polizia.

I pesci sequestrati all’interno di un negozio che effettua vendita all’ingrosso erano privi della documentazione di tracciabilità necessaria per tutti i prodotti alimentari.

Gli uomini del capitano Barbagiovanni Minciullo e del primo dirigente Auriemma, hanno contestato a tre persone (il venditore all’ingrosso e due acquirenti) illeciti amministrativi per un valore di 13 mila e 500 euro.

La maggior parte del pesce sequestrato (alici, merluzzi, totani, tonno e gamberetti) non ha superato l’ispezione dei veterinari dell’Asp ed è stata dichiarata non commestibile perché conservata in condizioni igieniche non adeguate. I pesci che hanno superato l’ispezioni sono stati invece donati a una associazione Onlus di volontariato.

“La sinergia avviata tra i 2 Comandi gioiesi, Polizia e Capitaneria, – si legge in una nota diffusa dalla Capitaneria di Porto – é finalizzata alla prioritaria tutela della salute del consumatore finale, al quale non devono giungere alimenti avariati, nonché a garanzia dell’ecosistema marino e degli stock ittici e della filiera della pesca, dal pescatore all’esercizio commerciale di vendita del pescato che opera nel pieno rispetto della vigente normativa. L’attività di controllo – si legge ancora – che è stata svolta è l’occasione adatta per sconsigliare l’acquisto di prodotti ittici da commercianti improvvisati, che non attuano le più elementari regole per la conservazione ottimale del pescato, per i seri danni alla salute che possono derivare dal consumo di prodotti avariati”.

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