GIOIA TAURO (14 LUGLIO 2011) – Una pattuglia della Capitaneria di porto di Gioia Tauro, insieme al personale della Guardia di finanza, ha sequestrato questa mattina sessanta chilogrammi di pesce, tra boga, alaccia e granchi, rigettati poi in mare, dopo aver riscontrato la presenza di venditori ambulanti di prodotti ittici.
Il controllo era infatti partito soprattutto per verificare il rispetto dell’ordinanza sindacale, la quale vieta la vendita agli ambulanti non autorizzati, su tutto il territorio del comune gioiese.
“In tale circostanza, – si legge sulla nota diramata dalla Capitaneria – gli abusi rilevati, oltre a non rispettare tale ordinanza, riguardavano la vendita ambulante di prodotti ittici in assenza dei requisiti minimi previsti dalle norme igienico sanitarie”.
Partita immediatamente dunque la denuncia verso un venditore e relativo sequestro del prodotto, tranquillamente venduto fino a qual momento sul lungomare gioiese.
Essenziale anche l’intervento del servizio veterinario di Palmi, “che ne acclarava la non idoneità al consumo umano e pertanto, dopo l’autorizzazione del Magistrato, si procedeva alla distruzione del pesce”.
Un intervento costante dunque quello della Guardia costiera, che garantisce il benessere del cittadino insieme a quello dell’ambiente marino.
Eva Saltalamacchia