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Gioia: Schiavone non è nella coalizione a sostegno di Zappalà

Rosario Schiavone

Rosario Schiavone

GIOIA TAURO – Rosario Schiavone non fa parte della coalizione che ha scelto come candidato a sindaco, Giuseppe Zappalà. L’ex vicesindaco lo ha chiarito in una nota inviata a inquietonotizie, pochi minuti fa:
“Augurando un buon lavoro anche al dott. Zappalà, nella qualità di candidato Sindaco – scrive Schiavone – smentisco di essere un suo alleato in questa prossima contesa elettorale. Da circa un anno, infatti, ho cercato di portare avanti un progetto nuovo per la città, che potesse rilanciarla dopo un lungo periodo di oscurantismo.
Un progetto sganciato dall’attuale scacchiere politico, che potesse coinvolgere trasversalmente l’intera comunità gioiese, stanca delle lotte politiche intestine che ne hanno determinato l’estrema debolezza istituzionale e la scarsa capacità rivendicativa. L’idea – prosegue la nota – di una città matura e consapevole dell’enorme potenziale che possiede, in grado finalmente di liberarsi di quell’apparato politico responsabile dell’attuale degrado”.

Schiavone ricostruisce poi le vicende politiche che lo hanno visto protagonista nelle ultime settimane: “In questi mesi – scrive -, più volte e da più parti mi è stata richiesta una candidatura, fu prima qualcuno dei partecipanti all’”assemblea del centro-destra” a propormelo, poi questo nuovo ‘gruppo’ battezzato dalla stampa come terzo polo. In entrambe le occasioni- si legge ancora -, ringraziando per la fiducia, declinai l’invito, in quanto evidentemente il mio linguaggio risultava incomprensibile a questo tipo di politica, fatta ancora dai soliti accordi e portata avanti dai soliti soggetti”.

Scrive ancora Schiavone: “Io parlavo di progetto, e loro mi rispondevano ‘si ma facciamo le liste’, io parlavo di condivisione ed allargamento e loro mi rispondevano ‘sangue’. E’ chiaro che se la politica locale è la causa del nostro male, non è certo al suo interno che potremo trovarne la cura”.

Il ragionamento si allarga poi alle prospettive future: “devo ammettere – afferma ancora- , e questo mi dà grande entusiasmo e soddisfazione, che le mie parole, anche se non sempre veicolate correttamente dalla stampa, hanno fatto breccia nel cuore di tanti gioiesi, uomini e donne qualunque, che ancora coltivano la speranza di poter aprire un nuovo capitolo di storia per la nostra città. Spesso, infatti, nel maldestro tentativo di cercare di dare una nuova faccia ad un vecchio soggetto, si utilizzano volti giovani, sperando di confondere la gente, dimenticando però che la giovinezza non è un fattore meramente anagrafico, viceversa è una condizione dello spirito, ci sono giovani ingessati nei loro doppiopetto sbiaditi, che aspettano di andare in pensione da quando sono nati, e poi c’è un esercito di arditi di ogni età con il cuore ancora pronto ad infiammarsi di passione. Qualcuno mi ha dato del sognatore, dicendo che il mio progetto politico è troppo utopistico per un contesto così degradato, ma è proprio questa la grande sfida che pongo”.

“Pound – conclude Rosario Schiavone – diceva che’se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui.”
Ed è per questo che io intendo continuare a lottare per affermare questa rinnovata idea di politica, intesa come servizio per tutti e non come privilegio per pochi, una nuova politica, in grado di ridisegnare il profilo di una città che sappia finalmente guardare alle sfide del futuro, con il coraggio e con la consapevolezza di poter ritornare ad essere il cuore produttivo della piana, il suo traino, la sua capitale, e contemporaneamente la porta d’accesso dell’Europa sul mediterraneo”.

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