GIOIA TAURO (11 luglio 2011) – A distanza di otto mesi dall’alluvione che lo scorso novembre ha messo in ginocchio centinaia di famiglie, e diversi esercizi commerciali, niente di concreto si è mosso per aiutare le aziende che si trovano in uno stato di profonda difficoltà, impossibile da colmare solo con le proprie forze.
Ed è dunque a fronte di questa situazione che da qualche giorno Gioia è stata tappezzata di manifesti che riportano l’intenzione, da parte delle aziende colpite dall’esondazione del Budello nel novembre 2010, di manifestare a oltranza dal prossimo 20 luglio, per riuscire a ottenere l’attenzione necessaria da parte di Regione e Provincia.
La protesta riguarda la messa in sicurezza del fiume stesso e il risarcimento dei danni subiti.
«La nostra priorità è poter avere agevolazioni dalle banche – ha detto Vincenzo Raso, della ditta “Raso edilizia” – Abbiamo ricevuto rassicurazioni nei mesi scorsi, ma nulla di concreto è stato fatto».
Il sindaco di Gioia Tauro Renato Bellofiore ha chiesto all’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi un incontro per il 18 luglio.
«Le aziende colpite dall’alluvione – ha aggiunto Raso – si trovavano già in una situazione piuttosto difficile a causa della crisi, dopo il 2 novembre la situazione è diventata drammatica. Abbiamo perso la merce in magazzino e tutte le attrezzature. I fornitori non possono farci ulteriore credito e le attività sono in ginocchio. Per noi – ha concluso Raso – sarebbe sufficiente ottenere una garanzia da parte della Regione presso le banche e qualche agevolazione come il pagamento degli interessi».
Eva Saltalamacchia