GIOIA TAURO – Il buon lavoro dell’Alaga svolto quotidianamente in maniera impeccabile, si nota ancora di più nei casi di emergenza. Ed è così che può definirsi lo sbarco avvenuto alcuni giorni fa sulle coste della Tonnara di Palmi.
I volontari dell’associazione gioiese si sono infatti impegnati il più possibile per accogliere i 54 migranti arrivati senza cibo nè vestiti alla sede della città del porto, dopo giorni di viaggio trascorsi in condizioni disagiate a bordo di un cabinato dalla Turchia fino alla Marinella.
“Questo è il nostro compito”, ha detto il neo presidente Pasquale Macrì. “Abbiamo fatto di tutto per alleviare il disagio dei nostri ospiti. E lo facciamo da quando sono arrivati perché è questo che il Signore ci chiede di fare”.
I membri dell’Alaga sono sempre in prima fila per aiutare chi ha bisogno. Ma nelle ultime ore il loro lavoro si è triplicato, e senza battere ciglio hanno dato il massimo anche in questa circostanza, senza tralasciare i “doveri” di ogni giorno.
Sono tante le famiglie così come le persone sole che nell’associazione vedono infatti un punto di riferimento, una boccata di aria fresca tra le difficoltà della vita.
E le stesse difficoltà, di vario tipo, le vivono i soci che hanno deciso di spendere parte del loro tempo senza pensare al proprio ego, riempiendolo di sani principi e gesti di solidarietà vera.