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Gioia: la stazione ferroviaria in stato di abbandono

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GIOIA TAURO – Nel mese di agosto la stazione ferroviaria di Gioia Tauro accoglie i turisti e i calabresi che abitano fuori regione che decidono di trascorrere le vacanze nella Piana. A questo aumento degli utenti non corrisponde però un miglioramento dei servizi che sono già molto precari negli altri mesi dell’anno.

La notizia del furto dei rubinetti e delle porte dei bagni pubblici (pubblicata questa mattina dal collega Domenico Latino su Gazzetta del Sud) ha spinto il presidente del consiglio comunale Santo Bagalà a effettuare un sopralluogo e a verificare di persona quali siano i disagi che devono subire i viaggiatori ed i pendolari quotidianamente.

Il furto, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, è stato l’ennesimo grave segnale di abbandono di una stazione che riesce a erogare qualche servizio solo grazie alla professionalità dei gestori del bar e dell’edicola.

Come denunciato in più occasioni, l’ascensore è quasi sempre fuori servizio. Per poterlo utilizzare i disabili devono avvisare con 24 ore di anticipo le Ferrovie dello Stato. Nella maggior parte dei casi sono costretti ad affidarsi al buon cuore dei viaggiatori che li prendono in braccio. Anche il bagno dei disabili è chiuso a chiave. Non c’è alcun avviso ma pare che venga aperto dai dipendenti delle Ferrovie (quando sono all’interno della stazione) su richiesta.

Il personale di Ferrovie dello Stato è ridotto all’osso ed è quasi sempre assente e anche la Polizia Ferroviaria è spesso impegnata in altri servizi ed è costretta a lasciare totalmente incustodita la stazione di Gioia Tauro, anche di giorno.

Di notte non c’è nessun controllo. All’interno della stazione non esiste un sistema di video sorveglianza e le uniche telecamere sono installate all’esterno, in piazza Marconi.

“Riceviamo da tempo molte lamentele – ha dichiarato Santo Bagalà – e lo stato di abbandono in cui versa la stazione è vergognoso. Stamattina sono rimasto diverse ore e non c’era neanche un dipendente. Ho provato a contattare senza successo il compartimento provinciale delle Ferrovie. Gli agenti della Polizia Ferroviaria – ha proseguito l’esponente di Insieme per Gioia – sono arrivati dopo le 12 perché prima erano impegnati altrove. Ad agosto la stazione dovrebbe operare a pieno regime e invece i servizi per gli utenti, già precari nel corso dell’anno, vengono meno. Tutto ciò è gravissimo e per questo motivo ho deciso di scrivere al ministro dei Trasporti – ha concluso – per sottolineare la gravità della situazione. Non possiamo tollerare che nel 2015 una persona diversamente abile non possa prendere un treno o non possa utilizzare un bagno pubblico”.

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