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Gioia: la Polizia arresta Giovanni Priolo

GIOIA TAURO – E’ stato arrestato nella notte a Gioia Tauro Giovanni Priolo di 57 anni. L’uomo (padre di Vincenzo, ucciso nel luglio del 2011) è accusato del tentato omicidio di Giuseppe Brandimarte.

L’operazione è stata condotta dagli agenti della polizia di Gioia Tauro, guidati da Angelo Morabito e da quelli della squadra mobile di Reggio Calabria, al termine di una lunga attività di indagine coordinata dal Procuratore Giuseppe Creazzo sulla faida tra le famiglie Priolo e Perri – Brandimarte che da due anni miete vittime a Gioia Tauro.

Secondo l’accusa, Priolo sarebbe (insieme al fratello Giuseppe, assassinato nel febbraio del 2012) il responsabile del tentato omicidio di Giuseppe Brandimarte avvenuto la mattina del 14 dicembre del 2011, nel piazzale del Cefris, sulla Provinciale 1 a Gioia Tauro.

Brandimarte, colpito da numerosi colpi di pistola mentre scendeva dalla propria automobile, venne ferito gravemente ma riuscì a salvarsi.

L’episodio, considerato la prima risposta all’omicidio di Enzo Priolo (Brandimarte è il fratello dello zio di Vincenzo Perri), fu il primo di una lunga serie:

A Febbraio del 2012 Giuseppe Priolo venne ucciso in pieno giorno al centro della città;

A settembre dello stesso anno una bomba distrusse un distributore Ip adiacente all’abitazione della sorella di Enzo Priolo, sposata con Girolamo Piromalli;

La notte del 26 dicembre venne ucciso il 22enne Francesco Bagalà;

A gennaio del 2013, venne piazzato (non esplose) un ordigno di 400 grammi di tritolo collegato a due detonatori per l’esplosione a distanza, a casa di Giovanni Priolo.

Dopo aver catturato Enzo Perri, condannato per l’omicidio di Vincenzo Priolo, la Polizia, il 29 aprile di quest’anno ha arrestato Giuseppe, Antonio e Vincenzo Brandimarte, Antonio e Vincenzo Rottura e Davide Gentile. I sei sono ritenuti i responsabili dell’omicidio di Giuseppe Priolo.

L’arresto di Giovanni Priolo è, secondo gli inquirenti, l’ultimo atto di questa sanguinosa faida che ha visto contrapposti i Priolo alle famiglie Perri – Brandimarte.
Lucio Rodinò

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