L’incontro, organizzato da Santo Surace, coordinatore O.u.a. (Organismo unitario dell’avvocatura) per la Calabria, rientra in un contesto di manifestazioni di carattere nazionale.
Uno dei temi affrontati con particolare enfasi è stato quello della proposta dell’ultima finanziaria di abolire i tribunali minori.
“La giustizia affronta un momento di crisi tremenda, – ha esordito Surace – ma il successo della manifestazione lascia ben sperare. Sento di dover smentire una scusa che spesso ci viene rivolta: ovvero quella di essere definiti, noi avvocati, come una casta.
E il modo migliore per dimostrare che in realtà non è ciò che siamo, era quello di scendere tra i cittadini e renderli partecipi delle difficoltà nel settore della giustizia. Non è di certo eliminando i tribunali che si risolve il problema delle spese eccessive, anzi, questo provocherebbe solamente disagi per il cittadino. E non è il cittadino che deve pagare per la crisi dello Stato”.
Significativo poi l’intervento del sindaco di Gioia Tauro Renato Bellofiore, il quale ha esteso il discorso dei cosiddetti “tagli”, anche ad altre categorie. “Basti pensare alla sanità o all’istruzione, – ha detto – ma l’importante è evitare piagnistei e darsi da fare lottando per ciò che è giusto”.
E ha catturato l’attenzione di tutti il discorso di Armando Veneto. “Il cittadino deve sentire che lo Stato lo tutela e applica la legge secondo i principi della Carta costituzionale. – ha affermato – Questo sarebbe il vero salto di qualità. Non ci tocchino quindi i tribunali, luogo di crescita umana, e si evitino criteri di convenienza, anteponendo il benessere della collettività prima di quello individuale”.
E dopo i saluti del presidente provinciale Giuseppe Raffa, da parte del consigliere Rocco Sciarrone, la manifestazione si è conclusa con gli interventi del sindaco di Laureana di Borrello Domenico Ceravolo e del sindaco di Cinquefrondi Marco Cascarano.
Eva Saltalamacchia