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Gioia, “Giangurgolo” porta al teatro l’allegria con la commedia in vernacolo “U Muru”

Un sabato sera – quello appena trascorso – all’insegna dell’allegria e della spensieratezza al Piccolo Teatro “Franco Tilotta” di Gioia Tauro.

Il Giangurgolo ha questa volta messo in scena “U Muru”, opera in vernacolo scritta dal fondatore Girolamo Ventra, tutta incentrata sul tema della incomunicabilità in famiglia, tra le mura domestiche.

A introdurre la serata è stata la presidente dell’Associazione Annamaria Calderazzo, avvocato di professione ma amante del teatro e veterana del “Giangurgolo”, che ha evidenziato come il teatro in vernacolo, pur regalando momenti di leggerezza, possa offrire importanti spunti di riflessione, soprattutto in una città ricca di umanità ma spesso balzata agli onori della cronaca per le problematiche sociali.

Il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio ha riservato parole di elogio e fiducia alla compagnia teatrale, ringraziando gli attori e l’associazione tutta per il contributo alla vita della comunità gioiese.

Lungo i due atti che compongono la commedia in vernacolo, hanno impeccabilmente calcato il palco la debuttante Daniela Tilotta, Caterina Punturiero, Antonio Calarco, la brillante Nella De Vivo ed il sempreverde Pino Cagliuso, il cui ritorno in scena è stato accolto da applausi fragorosi.

Alla regia, l’instancabile Carmen Orso, con il supporto tecnico di Enzo Agostino e del giovanissimo Dario Monaco.

Dopo la seconda data – già sold out – dell’11 febbraio, “U muru” tornerà in replica nelle prossime settimane. 

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