È stata prolungata fino al prossimo 17 dicembre la mostra dal titolo “Colori e forme delle Cisterne” che dal primo dicembre scorso ha elevato culturalmente e socialmente la città di Gioia Tauro.
Sono bastati 37 artisti provenienti da tutta la Calabria a smuovere la coscienza e l’apatia dei cittadini quasi assuefatti dal proprio quotidiano, ma che in questi giorni hanno visto una Gioia diversa, fatta di persone, opere d’arte, sensibilità, messaggi positivi e aggregazione.
L’idea è venuta fuori grazie all’associazione Pensionati Gioia Tauro, presieduta da Natal Zucco, alla direzione artistica di Totò Castellano e alla collaborazione di una commissione formata da Cosimo Allera, Adele Canale, Angelo Nostro e Carmelo Raco.
La collettiva calabrese di pittura e scultura ha esposto 170 opere ammirate da cittadini, studenti, artisti, grandi e piccoli, per respirare un’aria prenatalizia dove il dibattito, il racconto e il confronto si mescolano alle personalità più variegate.
Diversi gli incontri e gli interventi previsti nel corso dell’evento.
Ad aprire le danze, oltre agli organizzatori, sono stati il sindaco della città del porto Aldo Alessio e il vescovo Francesco Milito, alla presenza delle autorità militari del territorio.
Nei giorni scorsi gli artisti stessi si sono raccontati rendendo partecipe il pubblico del loro vissuto artistico e personale. Carmelo Raco ha poi raccontato Michelangelo con trasporto ed entusiasmo. Questa sera Massimo Nostro esporrà le “Differenze artistiche dall’800 ai giorni nostri”. Mentre giovedì e venerdì sarà la volta di Xante Battaglia, ospite d’onore insieme a Maurizio Carnevali, e Marcello Anastasi.
Un evento che già dalle prime impressioni sembra destinato a diventare una tradizione a Gioia Tauro, dove solo la cultura e il buon senso possono risollevarne le sorti, aprire la mente e creare condivisione pura.