GIOIA TAURO – «Condivido totalmente la posizione di Mimmo Cento».
Con queste parole il consigliere Giuseppe Dato si affianca al presidente della consiglio comunale gioiese, che nell’ultima seduta ha lamentato «il mancato coinvolgimento dei cittadini» nella redazione del Pisu e su due punti si è astenuto, non votando assieme alla maggioranza.
Dato e Cento fanno parte del gruppo dell’Udc ma hanno storie diverse. Il presidente del consiglio comunale ha sempre sostenuto in maniera convinta l’azione del sindaco Bellofiore, mentre il secondo, in più occasioni, ha espresso critiche sulla gestione amministrativa, tanto da creare insieme a Spanò (ora nel Pri) e a Riotto (rientrato in maggioranza dopo aver votato contro l’approvazione del bilancio) un gruppo autonomo (Alternativa democratica), rimasto in vita fino all’adesione all’Udc, coincisa con l’approvazione del bilancio in consiglio e con la nomina di Eleonora Longo (nipote di Dato) nel consiglio di amministrazione del consorzio Piana Sicura.
«Ci vuole maggiore collegialità e coinvolgimento di tutti i consiglieri nelle scelte amministrative. – ha aggiunto Dato – In campagna elettorale eravamo una squadra coesa, ora invece no. All’ultimo consiglio ero assente per problemi familiari – ha detto ancora – e nessuno degli assessori o dei consiglieri del mio gruppo mi ha chiamato per chiedere cosa mi fosse accaduto».
Al centro delle lamentele dei due consiglieri non c’è il sindaco Bellofiore, a cui giurano non faranno mai mancare il proprio apporto, ma il suo vice Jacopo Rizzo, che – secondo Cento e Dato – «non si confronta con nessuno e non tiene nella giusta considerazione i consiglieri di maggioranza.
Non è un caso che le due occasioni in cui Cento si è smarcato dalla maggioranza (Ospedale e Pisu) siano relative a due questioni di cui si sta occupando principalmente il vicesindaco.
Per il momento le posizioni non sono rigide, i due consiglieri non hanno chiesto un rimpasto di Giunta ma solo un cambio di metodo e maggiore condivisione delle scelte. Certo, considerati i numeri precari e variabili su cui si poggia la tenuta della maggioranza, il sindaco Bellofiore e la sua Giunta non possono non ignorare le questioni che Cento e Dato hanno posto pubblicamente.
Lucio Rodinò