GIOIA TAURO – E’ giunto alla terza edizione il concorso presepistico organizzato dalla Fondazione Hyppocampus di Gioia Tauro e Palmi, presieduta da Filippo Marino.
Nel primo pomeriggio di ieri infatti, presso Sala Fallara si è svolta la premiazione dei presepi più belli, particolari e originali allestiti nelle case ma anche nelle scuole, nelle parrocchie e nelle associazioni.
Presente all’evento oltre al presidente della fondazione, anche Annalisa Rotolo che ha curato la premiazione e l’assessore comunale Carmelo Riotto.
Ad allietare i presenti in sala le note dell’Orchestra Sinfonica della Calabria, che oltre ad aver eseguito due famosi pezzi, ha ricevuto il premio “Euntes Docete” indetto per il primo anno e consegnato nelle mani della professoressa Caterina Genovese.
Ospite d’onore quest’anno il vescovo della diocesi di Oppido Palmi, Francesco Milito, che ha piacevolmente intrattenuto i presenti con una riflessione sul Natale e sulla tradizione del presepe.
«Il presepe ha un suo senso – ha detto Milito – solo se lo consideriamo nella famiglia, perché nasce da una famiglia e si sviluppa nella famiglia. Ogni presepe infatti – ha aggiunto il vescovo- la rispecchia e se ognuno di noi si ferma davanti ritrova sempre un pò di se stesso».
Parole di gratitudine sono state poi pronunciate da Milito per la premiazione dell’Orchestra, di cui lui è presidente onorario, sottolineando l’importanza della musica nella tradizione del presepe come dimostrato dal canto dei pastori nel famoso gloria.
Soddisfatto della riuscita dell’evento il presidente Filippo Marino che ha ringraziato i presenti e partecipanti e ha ricordato l’importanza del concorso per “il valore del presepe come fede artistica, culturale e soprattutto di apostolato, presente ancora nella nostra terra”.
Tra i 22 presepi premiati tante famiglie, il liceo artistico di Palmi, la parrocchia di San Francesco di Paola, il rione Piano delle Fosse e qualche bambino che nella sua casa ha curato l’allestimento del presepe.
Angela Angilletta